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Chiesa: «Alla Juve paghiamo i due anni con allenatori con idee differenti. Ora remiamo tutti dalla stessa parte»

A Repubblica: «Ronaldo? Ha fatto le sue scelte, per la sua carriera. Questo non interessa né alla Juve, né a noi. Abbiamo un nuovo progetto, siamo tutti col mister»

Chiesa: «Alla Juve paghiamo i due anni con allenatori con idee differenti. Ora remiamo tutti dalla stessa parte»
Db Torino 29/09/2021 - Champions League / Juventus-Chelsea / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Federico Chiesa

Su Repubblica un’intervista al giocatore della Juventus, Federico Chiesa. Ha rinunciato alle ferie per allenarsi e riprendersi dall’infortunio.

«Mi sto allenando alla Continassa! Devo recuperare da un infortunio, ho deciso di non andare in ferie. Voglio essere al 100% per il 2022».

La pensa come Allegri: si può ancora aggiustare la stagione. Attribuisce la mancanza di continuità ai due anni precedenti, che hanno visto l’avvicendarsi di due allenatori diversi.

«Penso sia dovuto a due anni in cui son venuti allenatori diversi, con idee differenti. Ora però stiamo tutti remando dalla stessa parte, e pensiamo partita dopo partita. È l’unico modo».

La sua ambizione è chiara:

«Penso solo al 2022 e alla prossima partita. Voglio vincere con la Juve e riportarla in alto».

Parla anche di Cristiano Ronaldo, incrociato all’arrivo in bianconero.

«Ho avuto la fortuna di trascorrere un anno con uno dei campioni più grandi della storia del calcio: Cristiano Ronaldo. Vederlo dal vivo, la sua dedizione, la sua forza mentale, l’essere decisivo e presente in ogni situazione… è stato di costante ispirazione per me. Cristiano è su un pianeta a parte. È stato emozionante lavorare con lui e vedere dal vivo cosa fa per essere così forte».

Quanto manca Cristiano alla Juve?

«Ha fatto le sue scelte, per la sua carriera. Questo non interessa né alla Juve, né a noi. Ovvio che Cristiano è un fenomeno assurdo e non avercelo fa la differenza. Ma noi abbiamo un nuovo progetto, siamo tutti col mister. Avremo un gennaio molto impegnativo. Dobbiamo pensare al presente e al futuro: e cioè far vincere la Juventus. Indipendentemente da chi c’è, o non c’è».

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