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Giovinco: «Insigne? In Canada si vive benissimo e certi treni passano una volta sola»

A Sky Sport. «La mia situazione però era differente: io ero ai margini della Juve, lui è il capitano del Napoli. Andando in Canada ho perso la Nazionale»

Giovinco: «Insigne? In Canada si vive benissimo e certi treni passano una volta sola»

Sebastian Giovinco, ex calciatore del Toronto, dopo aver parlato al Corriere dello Sport ha rilasciato una lunga intervista (anche in video) a Sky Sport in relazione alla possibilità che anche Lorenzo Insigne possa vestire, da giugno, la maglia della società canadese, vista la ricca offerta ricevuta nelle scorse settimane.

Ecco le sue parole, così come riportate anche dal sito web dell’emittente satellitare.

Toronto è una città bellissima, si vive benissimo. Abbiamo deciso di stare qui con la mia famiglia. Per quanto riguarda Lorenzo la situazione è diversa rispetto alla mia. Al tempo ero ai margini della Juve, lui è capitano del Napoli.

L’offerta è economicamente molto forte

Cifre? La mia proposta era arrivata e c’erano tanti soldi. Si diceva di una cifra monstre, ma una volta arrivato non era quella. Mi spiego: qui in America ci sono tante tasse, la cifra non è al netto. Al di là di quello, è un’esperienza che rifarei. La sua offerta? Dipende da come sarà. Ripeto, quando scelsi io, solo dopo ho saputo che la cifra sarebbe stata diversa.

C’è il rischio di uscire dai radar?

Avendo vinto l’Europeo e avendo buoni rapporti con la Nazionale, mi auguro che Lorenzo non esca dai radar. Io parlo della mia esperienza, e andando lì ne sono un po’ uscito. Ma magari a lui non capiterà e non rischierà la Nazionale. 

Com’è il calcio in America?

Quando sono andato io c’erano nomi importanti lì, adesso – vuoi per questioni virus – la quantità di campioni è andata a calare. Magari con l’acquisto di Lorenzo cambierà ancora. Ma il calcio vero è un altro.  

Cosa ci dice della proprietà di Toronto?

Non c’era più tanta gente allo stadio ultimamente, sicuramente vogliono cambiare le cose. Lì c’è una grande comunità italiana. La gente chiede questo. Le strutture? Sono ottime, ripeto: io rifarei la scelta. Sono esperienze che consiglio. Strutture ok, i campi sono ottimi. Negli ultimi anni il calcio lì ha perso tanto. Lo stadio una volta era pieno, nelle ultime che ho visto c’erano molte meno persone. Il seguito era calato. 

Come sono i tifosi in America?

Tifosi? Molto tranquilli, gli piace lo spettacolo. Non c’è l’ossessione del risultato che c’è in Italia. L’esperienza è stata fenomenale.

Un consiglio finale a Insigne

Fa bene ad andare? Il treno passa una volta sola. Ma non voglio assolutamente dire che debba andarsene da Napoli. Ripeto: le situazioni sono differenti, io alla Juve non giocavo, lui è capitano del Napoli. È una situazione diversa. L’unico consiglio che posso dare è che qui si vive benissimo, al di là dei soldi. Che sono comunque importanti, è inutile nasconderlo.

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