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La Serie A alle prese con i no-vax. Ce n’è uno anche nella Roma e poi c’è la questione Sputnik

Rappresentano il 2% dei calciatori. Da gennaio non potranno più giocare. E molti giocatori dell’Est hanno scelto il vaccino russo non riconosciuto dalla Ue

La Serie A alle prese con i no-vax. Ce n’è uno anche nella Roma e poi c’è la questione Sputnik
Db Torino 17/10/2021 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Jose' Mourinho

Il sottosegretario alla Salute Costa, ieri, è stato chiaro: «Gli atleti no-vax non possono più giocare». E in Serie A di calciatori contrari al vaccino, senza copertura, ne esistono, anche se pochi. Si tratta del 2%. Il Corriere dello Sport accenna a tre casi nel Bologna e ad uno nella Roma.

“Paradigmatico è il caso del Bologna, che ieri, alla ripresa degli allenamenti, ha comunicato la positività di tre calciatori (Molla, Viola e Dominguez) e la quarantena di Santander. Alle positività di giocatori vaccinati vanno aggiunti casi di no vax che dunque complicherebbero la situazione ulteriormente, ma che però potrebbero essere risolti nelle prossime ore. Questo vale per tutti i club di A. Nella Roma, per esempio, risulterebbe un no vax: proprio uno dei titolari della squadra di Mourinho”.

Sul tema, la Gazzetta dello Sport scrive:

“La Roma ad esempio è preoccupata per la presenza di un no vax tra i suoi titolari: la società assicura che lui ci stia riflettendo, ma una certa ansia resta”.

C’è poi il problema di alcuni stranieri che si sono fatti inoculare il vaccino Sputnik, sottolinea il CorSport.

“Tra i calciatori ci sono vaccinati Sputnik, vaccino non riconosciuto in Ue ma fatto da alcuni giocatori che arrivano dall’Est Europa”.

I casi di positività, in A, sono al momento 37.

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