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L’agente di Insigne: «Non si può aspettare giugno. De Laurentiis ha calcolato tutto, è stato scientifico»

Pisacane al CorSport: «Per Adl il contratto dovrebbe basarsi soprattutto sui bonus. Una volta nel club mi dissero: ‘Ma dove vuoi che vada, Insigne?’»

L’agente di Insigne: «Non si può aspettare giugno. De Laurentiis ha calcolato tutto, è stato scientifico»
Napoli 12/12/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Empoli / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne

Il Corriere dello Sport, a firma Fabio Mandarini, intervista il manager di Lorenzo Insigne, Vincenzo Pisacane. La trattativa per il rinnovo è ferma: Adl offre un quadriennale da 3,5 milioni a stagione, Insigne vorrebbe un rinnovo a 5 milioni a stagione, ovvero quanto guadagna oggi.

«Preferisco evitare cifre e dettagli, ma non riteniamo congrua la proposta».

Ma le parti continuano a sentirsi.

«Ci sentiamo abbastanza spesso. E d’accordo, l’ultima telefonata non è stata delle migliori, però è giusto che ognuno abbia la propria idea e faccia la propria parte. Non possiamo puntarci le pistole alle tempie».

Si deciderà a gennaio.

«Nel rispetto del giocatore e di tutti non si può aspettare in eterno, non si può aspettare giugno. E se poi malauguratamente dovesse prendere un raffreddore? Perché rischiare?».

Ha dato un ultimatum al Napoli?

«No, assolutamente».

Quando a Pisacane viene chiesto di indicare un tempo, risponde:

«Quando si apre il mercato di gennaio bisogna trovare una soluzione. Possono essere giorni decisivi».

Pisacane nega di aver chiesto per Insigne un bonus alla firma.

«Mai. Assolutamente no: è falso. Come false sono le notizie che ho letto sull’ingaggio che avremmo richiesto: 7 milioni più 7 di bonus alla firma, tutte cazzate. Cifre non reali: non è giusto che Lorenzo passi da mercenario. Però secondo De Laurentiis i bonus dovrebbero essere la stragrande maggioranza del contratto».

Quindi il Napoli e Insigne sono divisi da 6 milioni, 1,5 a stagione?

«Direi che sono divisi nei tempi, nell’educazione, nei modi, nei gesti. Non voglio alimentare polemiche, con De Laurentiis siamo in pace e non in guerra, però magari un giorno è doveroso raccontare ciò che è accaduto nel tempo».

Un equivoco?

«Non credo. Tutto calcolato, scientifico».

Aggiunge:

«Un grande campione avrebbe meritato più tempo: molti mesi fa ho provato a parlare con De Laurentiis, ma lui non voleva dialogare con me e mi rimandava a Giuntoli. Qualcuno in società una volta mi ha detto: ‘Ma dove vuoi che vada, Insigne?’ Credevano che nessuno potesse essere interessato a lui».

Come sta Lorenzo?

«Un po’ di fastidio al polpaccio e qualche sintomo post vaccino. Ha fatto la terza dose e come tutti è un po’ debilitato, ma con il Milan ci sarà».

Pisacane nega che ci sia un’offerta del Toronto, ma non esclude che il futuro di Insigne possa essere all’estero.

«Un’esperienza fuori farebbe meno male».

E sulla distanza tra Lorenzo e il Napoli chiosa:

«In questo momento, per i tempi, sono abbastanza lontani. Ma tutto può cambiare. Eventualmente, ce ne faremo una ragione. La palla passa al presidente. Non è mai stata in mano nostra».

 

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