Intervista alla Cnn. Dopo le Olimpiadi del 2004, i fondamentalisti la “volevano morta”. Dal 2011 vive in Canada , ora si batte affinché il mondo non dimentichi di loro

La Cnn dà molto spazio, sia in primo piano che nello sport, a un tema ormai scomparso in Italia: l’Afghanistan. In questo caso alla Cnn parla Friba Rezayee una delle prime due atlete afgane a partecipare alle Olimpiadi. Lei dal 2011 vive in Canada dove si è rifugiata. Judoka, partecipò ai Giochi di Atene del 2004. Dopo quelle Olimpiadi, i “la volevano morta” e temeva per la sicurezza sua e dei familiari. Si è nascosta per alcuni mesi e poi, dopo una tragedia familiare nel 2005, è fuggita in Pakistan prima di trasferirsi in Canada.
Rezayee dice che gli afgani sono stati dimenticati.
Racconta alla Cnn che è
in contatto regolare con oltre 100 atlete afgane – tra cui atlete della squadra di judo e pallavolo – e dice alcune donne sono ancora nascoste per il timore di subire punizioni dal nuovo regime dopo aver combattuto per l’uguaglianza negli ultimi due decenni. “Le vite delle atlete sono in estremo pericolo e si nascondono”, dice alla Cnn Sport. “Non solo si nascondo, ma cambiano nascondiglio e indirizzo ogni due o tre settimane perché i talebani possono trovarli e non vogliono essere catturati o catturati e puniti”.
“Non credo che i talebani siano cambiati. Le scuole per le ragazze sono ancora chiuse. Le atlete sono a casa in clandestinità. Tutti sono terrorizzati persino a parlare o pubblicare qualcosa sui social media. Non possiamo ignorare un disastro così grande nel mondo. Dobbiamo mantenere l’Afghanistan nel nostro cuore e nella nostra agenda”.