Lo ha deciso ieri sera il Consiglio dei ministri. La misura sarà in vigore dalla prima giornata di ritorno, con i posti a scacchiera. Negli spogliatoi solo i giocatori vaccinati

Omicron dilaga, l’Italia del calcio torna indietro di cinque mesi. Il Consiglio dei Ministri di ieri sera ha stabilito, per l’accesso del pubblico negli stadi, il ritorno al 50% della capienza. Lo riporta il Corriere dello Sport.
“Il Consiglio dei Ministri ieri ha deciso che gli stadi tornano subito al 50% con la modalità a scacchiera, cioè un posto sì e un posto no”.
I palazzetti, invece, scendono dal 60% al 35%.
“La Federcalcio e gli altri organismi – in attesa delle linee guida che dovranno regolare l’attività sui campi, nelle palestre e nelle piscine – hanno appreso la notizia in tarda serata e non hanno ancora espresso una posizione ufficiale. Dalla Figc, però, filtra una sorta di accettazione con senso di responsabilità”.
Si temeva un giro di vite più forte.
“A inizio gennaio è previsto un nuovo Consiglio dei Ministri, ma intanto il calcio per le prime due giornate di Serie A del nuovo anno (6-9 gennaio) torneranno a mezza capienza”.
Il prossimo nodo da discutere è quello dei vaccini ai calciatori. Dalle Faq pubblicate dal dipartimento per lo sport a chiarimento del nuovo decreto appare abbastanza chiaro che per accedere agli spogliatoi anche gli atleti professionisti avranno bisogno di almeno due dosi di vaccino. I calciatori non vaccinati sono pochissimi: Gravina ha dichiarato che nel calcio si è arrivati ad una quota del 97-98% di vaccinati, ma esistono ancora dei no-vax.