Sulla Gazzetta un estratto del libro di Arcobelli dedicato alla nuotatrice. «In molti mi hanno detto che avrei avuto successo, e si sono dispiaciuti del mio no»

Sulla Gazzetta dello Sport un estratto del libro di Stefano Arcobelli dedicato a Federica Pellegrini, “Federica Pellegrini: vincere, vivere, sorprendere”. Edito da Dyarkos, è disponibile in libreria e on line su Amazon, ibs e altre
piattaforme. Si scopre che quando aveva 18 anni, Tinto Brass le propose di girare un film con lui.
“Se a diciotto anni Tinto Brass ti propone di fare un film, c’è da vacillare. «La Pellegrini è perfetta per un mio film: ha il sorriso di chi è sessualmente appagata». E lei declinando: «In molti me l’hanno detto che avrei avuto successo, e si sono dispiaciuti. Ma direi di no adesso anche a un film normale»”.
Mai fumata una canna, si è ubriacata solo una volta.
«Una canna? Mai. Ubriaca? Solo per il 18° compleanno. Il piercing? Non ho mai oltrepassato i limiti: quello al capezzolo è stata una scommessa vinta con papà».
La Pellegrini ha un solo rimpianto: quello di non essersi iscritta all’Università.
«È stato impossibile con tutto quello che mi è successo, mi sarebbe piaciuta la facoltà di Psicologia». Ha faticato a imparare l’inglese, «l’unica cosa che invidio a Rosolino…».