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Sabrina Ferilli: «Per lo spogliarello per lo scudetto della Roma ricevetti diffide e minacce di morte»

Al Messaggero: «Con i social e il politically correct oggi non sarei arrivata sul palco con la bandiera. Sorrentino? Mi disse che vedeva in me la malinconia»

Sabrina Ferilli: «Per lo spogliarello per lo scudetto della Roma ricevetti diffide e minacce di morte»

Sul Messaggero un’intervista a Sabrina Ferilli. Esprime la sua riconoscenza a Paolo Sorrentino, che la scelse per interpretare “La Grande Bellezza”.

«Sorrentino venne da me e mi ha stanato: ero sempre stata una donna di guerra o commedia. Lui mi dice: vedo in te la malinconia. Quell’inconsolabilità lui l’aveva scoperta. E mi dice che io sono Roma laica in un film che è proprio Roma, la mia Roma: sacro e profano, decadenza e rinascita, sentimento e cinismo. Nessuna città è così. Noi nasciamo sui resti, su ossa e tombe che escono. Li avverti sotto i piedi che ci sono. E Roma è così in bilico tra morte e vita».

La Ferilli è tifosissima della Roma. Nel 2001, quando i giallorossi vinsero lo scudetto, si spogliò al Circo Massimo-

«Lo scudetto e quella gioia enorme, merito del presidente Sensi: l’ultimo grande presidente della Roma. Per quello spogliarello ricevetti diffide e lettere di minacce di morte. Con i social e il politically correct oggi non sarei arrivata sul palco del Circo Massimo con la bandiera».

Su Mourinho:

«Come mai ha accettato? La squadra non è piena di campioni. Lui lo adoro, uomo di intelletto che sa sempre quando urlare e quando tacere. Come fa a non piacerti uno così?».

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