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Un video e uno scanner tridimensionale hanno incastrato il killer di Diabolik

Il Messaggero: è stata necessaria una ulteriore prova tecnica che confermasse scientificamente quanto emerso dal video che ha immortalato l’omicidio

Un video e uno scanner tridimensionale hanno incastrato il killer di Diabolik
As Roma 01/09/2019 - campionato di calcio serie A / Lazio-Roma / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: striscione tifosi Roma per Diabolik, Fabrizio Piscitelli

È stato un video a incastrare il killer di Fabrizio Piscitelli uno dei capi ultrà della Lazio che in realtà era un pezzo grosso del mercato della droga. La polizia ha lavorato sul video e lo ha incrociato con uno scanner e il volto di Raul Esteban Calderon, l’argentino accusato di averlo ucciso, combaciava. Arrestato ieri al Trullo un quartiere di Roma.

Acquisito il nome di Calderon bisognava però trovare un’ulteriore prova “tecnica” e così il 29 aprile scorso, in un nuovo sopralluogo della Squadra Mobile, al Parco degli Acquedotti arrivarono dei periti dal Politecnico di Torino che piazzarono uno scanner terrestre ricostruendo tridimensionalmente la scena del crimine e tratteggiando il profilo del sospettato. La perizia ha dato esito positivo: l’immagine prodotta dallo scanner era perfettamente sovrapponibile al Calderon in carne ed ossa. «Dall’analisi tecnica del filmato dell’omicidio eseguita prima dalla polizia Scientifica e successivamente dal consulente tecnico incaricato dalla procura – spiega una nota del procuratore di Roma, Michele Prestipino – è emersa una chiara compatibilità tra il killer visibile nel filmato e il soggetto gravemente indiziato».

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