Lui e Fabian elevano il centro a luogo di grazia materiale. El Tav Lozano è tornato in sé. Ma è Osimhen il figliol prodigo per cui si ammazza il vitello grasso
Le pagelle di Bologna-Napoli 0-2 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.
MERET. Finalmente questo ragazzo ha un po’ di ciorta. Il Bologna è quello che è (almeno stasera) e paratoni non ne deve fare. In più Dominguez lo grazia e poi c’è l’assistenza di San Palo al 93’ – 6
Hai detto tutto tu – 6
DI LORENZO. La spinta propulsiva dell’Euroappuntato è inesauribile. E a proposito di rivoluzioni gloriose: non chiamiamolo Stakhanov, Ilaria: gli amici sovietici dicevano che quello che faceva il compagno Stakhanov poteva farlo ogni minatore. No, Di Lorenzo è insostituibile – 6,5
In un contrasto di gioco è franato violentemente sulla sua stessa spalla. Qualche secondo a terra, con una smorfia di dolore, poi, mentre la telecamera indugiava su di lui come fosse un qualunque infortunato, Di Lorenzo si è alzato con uno scatto elastico, tipo Robocop, come se non fosse fatto di carne e ossa, si è spazzato via l’erba dalla divisa ed è tornato a correre come se niente fosse – 6,5
RRAHMANI. Come Meret anche Amir e Giovanni Gesù si godono una relativa tranquillità, tra manate e contrasti. Ma visto il recente passato è una pacchia questa trasferta nella rossa Bologna – 6
Ha elargito serenità e ne ha incamerata altrettanta. Sono quelle botte di fiducia che ogni tanto servono come il pane – 6,5
JUAN JESUS. Vedi sopra – 6
Suo l’errore che porta Dominguez al tiro, ma per il resto non si comporta male, anzi. Molto bravo anche su Sansone – 6
MARIO RUI. Marittiello torna con piglio e autorevolezza, come quando fa smammare Ghoulam per battere lui quella punizione alla fine. E sulla fascia ha un lavoro ordinario, di supporto alle meraviglie del triangolo d’oro al centro: l’Aquila Fabian, Lobo e San Piotr – 6
Deve intimorire molto i compagni. In effetti ha uno sguardo che a volte sembra spiritato. Ghoulam, tutto classe e gentilezza, non avrà voluto prendersi questioni con Marittiello assatanato – 6
LOBOTKA. Per citare l’amato Luciano, stasera Lobo fa davvero Jorginho. Però ora i paragoni possono stufare: lo slovacco ha una continuità di rendimento diventata importante. E tutto sommato gli perdoniamo quello svarione che favorisce Arnautovic – 7
Un errore che lo rende ancora più bello perché imperfetto. Lobotka è una gioia, un piacere da guardare, oltre che una gran bella certezza – 7
FABIAN RUIZ. Questo Napoli che fa l’altalena tra sconfitte incredibili e serene vittorie è pure nel cambio di passo di Fabian in appena cinque giorni: irritante e inutile con la Fiorentina, prezioso e amabile in terra felsinea. L’Aquila sgrezza con talento palloni che si trasformano in pepite come il servizio per lo zero a due di El Tav (che in verità aveva pescato magicamente già al 5’). E non dimentichiamo quel palo al 45’ – 7,5
Fabian è LA qualità. Amo quel movimento che fa quando si abbassa per calciare, quell’effetto che dà alla palla che si alza e disegna traiettorie meravigliosamente belle, che sospendono il respiro. Ieri, purtroppo, il tiro gli è finito all’incrocio dei pali, peccato – 7,5
GHOULAM dall’86’. Senza voto
Senza voto
ELMAS. Dopo la sciagurata serata di Coppa Italia, il Macedone (del Nord) dà più concretezza alle sue sfuriate. E fa l’assist per lo zero a uno del messicano – 6,5
Sì, ma quante decisioni sbagliate, Fabrizio, sempre dettate dall’egoismo? Tira quando ha compagni nei dintorni liberi e meglio piazzati. Spalletti dovrebbe insegnargli a campare – 6,5
PETAGNA dall’86’. Senza voto
Senza voto
ZIELINSKI. San Piotr e l’Aquila Fabian stasera elevano il centro a luogo di grazia materiale. Il polacco arremba da subito ed è lui la causa prima non causata delle due reti azzurre – 7,5
Se viaggiare in treno da solo gli fa così bene, Spalletti dovrebbe consentirgli sempre trasferte in solitaria. Partono da lui entrambe le azioni dei gol. La prima volta apre per Elmas, che mette al centro la palla che incontra il velo di Mertens e arriva a Lozano per il tiro. La seconda volta, invece, la passa a Fabian, che la dona di nuovo al messicano per il raddoppio. Piotr è meraviglioso, crea spazi e possibilità laddove sembra non ce ne siano. È un’ispirazione – 8
DEMME dal 79’. Si fa notare per un fallo al limite dell’area azzurra che poi porta al palo bolognese, unico vero sussulto per Meret – 5
E si poteva tranquillamente evitare – sv
LOZANO. Ora possiamo esultare e salutarlo, Ilaria: bentornato Lozano. El Tav è tornato in sé – dopo la follia di giovedì scorso e a dire il vero non solo per questo – e ne fa due. Certo, potevano essere tre, con quell’occasione al 5’. Ma di questi tempi è bene accontentarsi – 8
E non solo gol: ha aiutato anche in difesa, quando necessario. Al sesto minuto ha effettuato un ottimo recupero su Sansone, ad esempio, con un intervento pulitissimo – 8
POLITANO al 71’. Un altro ingresso dannoso come Demme: all’80’ perde palla in difesa – 5
Senza voto
MERTENS. Gli tocca una serata movimentista da gregario di lusso, soprattutto in fase di pressing – 6
Aiuta tanto, giocando con intelligenza e qualità. Apre spazi ai compagni e partecipa all’azione del primo gol. Non cala sulla distanza, il che è una buona notizia – 6
OSIMHEN dal 71’. Nella serata dei ritorni è lui il figliol prodigo per cui si ammazza il vitello grasso. All’87’ avrebbe potuto segnare – 6,5
È stato bello vederlo di nuovo in campo. Altro che paura: il modo in cui è andato sulle palle alte vuol dire o che si sente estremamente sicuro della guarigione o che è un incosciente – sv
SPALLETTI. Il Napule vince la seconda consecutiva in campionato e il filosofo Luciano dice saggiamente che non bisogna guardare in casa d’altri e che al massimo si lotta per il quarto posto. Benissimo, non bene. Le nostre speranze già si sono crepate una volta, meglio quindi propendere per la sapienza dello stoicismo che porta a una serena accettazione degli eventi. Spalletti come Zenone è perfetto – 7
L’avversario non era granché e il nostro secondo tempo non mi è piaciuto tantissimo, ma i tre punti ci sono, la qualità pure, sta tornando Osimhen, Zielinski e Fabian sono stupendi. Possiamo anche non buttarci giù, insomma. E va benissimo parlare di quarto posto, come dici tu – 7
ARBITRO MARINELLI. Un altro arbitro che per dare un rigore ha bisogno di vedere colare sangue e viscere. Mah – 5