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Buffon: «Scommettevo ma mai sulle partite, erano fatti miei. Fu un attacco vergognoso»

Alla Gazzetta: «Mi dà fastidio sia stata messa in dubbio la mia correttezza sportiva. Ilicic? Deve trovare la forza dentro di sé».

Buffon: «Scommettevo ma mai sulle partite, erano fatti miei. Fu un attacco vergognoso»
Db Torino 02/03/2021 - campionato di calcio serie A / Juventus-Spezia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluigi Buffon

Sulla Gazzetta dello Sport un’intervista al portiere del Parma, Gianluigi Buffon. Elogia l’acquisto di Vlahovic da parte della Juventus e anche l’operato di Allegri.

«Nell’ultimo mese e mezzo ha drizzato le antenne, ha capito che bisogna stare sul pezzo».

Il Qatar è un sogno?

«Continuo perché faccio ancora cose che altri non fanno, ma le dinamiche mi fanno pensare che il Qatar sia impossibile. È giusto così, vanno rispettati i pensieri e le scelte di un uomo intelligente come Mancini».

Buffon risponde anche ad una domanda su Ilicic, che sembra di nuovo alle prese con il male oscuro. Anche Buffon, in passato, è stato depresso.

«Per risalire, devi aggrapparti a qualcosa che hai dentro. Io mi sono imposto di trovare il modo per uscirne. Ce l’ho fatta dopo 7 mesi senza prendere una medicina, anche se tutti mene propinavano. Ho trovato la forza avvicinandomi all’arte, prendendo emozioni dai quadri».

Gli viene chiesto qual è l’errore più grande commesso nei suoi 44 anni.

«Le scommesse sono l’attacco più vergognoso. Mi dà fastidio che sia stata messa in dubbio la mia correttezza sportiva. Se ho scommesso – e mai sulle partite – è stato perché chi vive la nostra vita deve trovare una trasgressione. Io non vado in discoteca, non ho mai fatto uso di droghe, ho sempre avuto solo una donna. Scommettevo, ma quelli sono fatti miei. E da lì a vendere le partite, al riciclaggio, ad altre cose losche, ce ne passa».

Ancora sui Mondiali:

«Mi sono dato un obiettivo: se l’Italia non andrà ai Mondiali, mi toccherà puntare ai prossimi. Non mi sorprenderebbe trovarmi a 48 anni in grande forma».

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