Sembra il manifesto del prodotto da vendere ad ogni costo, pena chiudere la bottega per pregressa megalomania. Cairo, per una volta, meriterebbe la ola

Non ha senso lottare per chiudere il campionato ad ogni costo in un momento in cui si contano 220mila contagi e 200 morti, scrive Gigi Garanzini su La Stampa. La guerra dichiarata dalla Lega Serie A alle Asl è fuori luogo.
“La Lega ha alzato ancora il tiro, con una dichiarazione di guerra alle Asl e con toni francamente abbastanza incompatibili con tutto quel che sta accadendo là fuori, con cui il paese, macché paese, il mondo intero è costretto a fare conti che cambiano in continuazione. In gestazione c’è un altro protocollo, il cui presupposto è che 13 giocatori negativi, nel senso del tampone, purché uno sia un portiere, sono sufficienti. Che somiglia tanto al manifesto del prodotto da vendere a qualunque costo, pena chiudere bottega per pregressa megalomania. E pazienza per la qualità. Non capita spesso di trovarsi in sintonia con Cairo. Ma stavolta, quando osserva che bisognerebbe salvaguardare anche il merito sportivo, e conclude che giocare così non ha senso, potrebbe anche partire la ola”.