È normale giocare partite che sono potenziali cluster? Il super green pass valga anche per i calciatori. Prima che le Asl procedano in ordine sparso
La vicenda Djokovic conferma che lo sport conta più dei governi. Ovviamente per sport intendiamo il business che lo sport con sé. Il governo australiano, che da un mese predica fermezza, si è inginocchiato (per non dire appecoronato) al principe dei no vax.
In Italia il calcio sta facendo finta di niente. La Lega Serie A e la Figc fanno finta di non vedere i circa ottanta e più positivi del campionato. L’ordine è di giocare: show must go on. E il governo ovviamente obbedisce. Come splendidamente raccontato nel film Don’t look up, i governi non contano più niente. Il potere esecutivo è alla mercé di quello economico, persino di un potere sgangherato come quello del calcio italiano.
Per cui in tutta Italia ci si adopera per limitare il contagio della variante Omicron. Giustamente Draghi e Brunetta stanno per varare il super green pass per i lavoratori. Ma i calciatori non sono lavoratori? Per loro non valgono le regole in vigore tutto i cittadini? Il campionato dovrebbe essere fermato. O quantomeno reso obbligatorio il tampone un giorno prima della partita. Prima che le Asl procedano in ordine sparso.
Altrimenti vuol dire che per il calcio le leggi dello Stato italiano non valgono. Si gioca con tanti potenziali positivi. La Serie A è un enorme cluster. È persino più grave che ridicolo. Ma il film sopra menzionato ci ha mostrato come finirà il nostro mondo. E la Serie A ne è la conferma. A meno che qualcuno non dimostri che a governarci non c’è Meryl Streep col figlio capo di gabinetto.