Il pubblico era tutto con Nadal. Il russo ha provato a sollecitare più volte l’arbitro. Ma il problema principale era che non aveva più benzina
La vittoria di Nadal agli Australian Open è ovviamente commentata in ogni parte del mondo. Il Telegraph si sofferma sia sulla straordinaria prestazione dello spagnolo (che ha rimontato da due set a zero) sia sul ruolo del pubblico che ha sostenuto in maniera sfacciata e rumorosa il vincitore.
Il Telegraph, con Simon Briggs, scrive che alla terza ora di gioco Nadal era sotto di due set contro un avversario più giovane di dieci anni.
Il sudore si riversava in tali torrenti che i raccattapalle continuavano a dover pulire le pozzanghere appena dietro la linea di fondo.
Il Telegraph scrive che
non c’era assolutamente motivo per credere che Nadal avrebbe avuto l’energia per uscire dalla buca in cui era finito.
A questo punto, però, è entrato in scena anche il pubblico della Rod Laver Arena.
Punto dopo punto, lo hanno spinto a riscoprire il suo sé migliore.
E ancora:
Medvedev ha ereditato da Djokovic non solo lo scettro di giocatore più forte sul duro ma anche la sua tendenza a essere il re del tifo contro.
Ha sollecitato ripetutamente l’arbitro di sedia John Blom affinché assumesse una linea più dura con i tifosi che gridavano prima del suo servizio: “Su amico, sono idioti.” Non deve essere stato facile affrontare una folla così ostile. Ogni volta che Nadal ha colpito un vincitore, i gabbiani erano spaventati fuori dalle travi.
Ma, aggiunge il Telegraph, oltre al pubblico a condannare Medvedev sono state le sue condizioni atletiche.
Il problema più grande sembrava essere il contenuto del serbatoio di Medvedev. All’inizio del terzo set, aveva già chiesto la bevanda salata per compensare la perdita dei sali minerali. Forse stava soffrendo di crampi. O aveva il timore che avrebbe potuto soffrirne nel corso della partita.
Sul 3-2 nel terzo set ha fallito tre palle break sul servizio di Nadal – sullo 0-40 – e lì il match è definitivamente svoltato.