Sul CorSport. Il Consiglio di Lega ha liquidato in 10 minuti la questione Supercoppa e ha voluto tenere la linea dura con tutti i club

L’idea di rinviare i primi due turni della Serie A alla ripresa dalla pausa natalizia non è nemmeno stata presa in considerazione dal Consiglio di Lega riunitosi ieri. Così come la decisione di confermare la data della finale di Supercoppa è stata votata in soli 10 minuti. La Lega ha scelto la linea dell’intransigenza. Lo scrive il Corriere dello Sport.
“Ieri il Consiglio di Lega ha impiegato appena una decina di minuti per stabilire che non ci sarebbe stato nessuno stravolgimento nel calendario”.
Diverse squadre avevano chiesto di rinviare le prime due giornate del girone di ritorno: accettare di spostare la Supercoppa avrebbe aperto un incidente diplomatico.
“Dire di no alle medio-piccole, e ad almeno una grande, che chiedevano il rinvio e accontentare poi i campioni d’Italia e la Signora, avrebbe creato un incidente diplomatico enorme”.
“L’ipotesi di non far disputare la prima e la seconda giornata di campionato alle squadre più colpite dal Covid, invece, non è stata neppure presa in considerazione anche perché, in questo caso, di richieste ufficiali non ne sono arrivate: solo sondaggi telefonici da parte di una decina di club, quelli più colpiti da questa maledetta quarta ondata del virus”.
Alla base della decisione di confermare la Supercoppa il 12 gennaio ci sono due motivi. Uno è legato al calendario: non ci sarebbero state date libere. E poi c’è la questione diritti tv.
“In assenza di un’epidemia in uno dei due gruppi squadra, cosa avrebbero pensato le tv di tutto il mondo che hanno già programmato per il 12 la Supercoppa Italiana e se la sarebbero vista annullare senza capire veramente il perché?”.