A Tuttosport: «Juve-Napoli è una partita da 50 e 50, ma occhio perché Spalletti è abile a trovare i punti deboli degli avversari. Pesa più l’assenza di Chiellini che di Osimhen»

Su Tuttosport una lunga intervista a Miralem Pjanic. Parla della Serie A e della gara di giovedì tra Juventus e Napoli. Per lui pesa di più l’assenza di Chiellini tra i bianconeri che quella di Victor Osimhen.
«Sono due giocatori molto importanti. Osimhen ha fatto benissimo fino all’infortunio. Detto questo, pesa di più l’assenza di Chiello: conosco bene Giorgio ed è uno che dà tanto dentro e fuori dal campo. È di un’altra categoria, non è sostituibile».
È stato allenato sia da Allegri che da Spalletti. Commenta l’esperienza avuta con i due tecnici.
«Con Spalletti ho lavorato nei miei ultimi sei mesi a Roma prima del trasferimento alla Juventus e mi è dispiaciuto averlo per così poco: era un piacere giocare con lui e non mi sorprende che il Napoli giochi così bene. Nell’ultimo periodo ha avuto molta sfortuna. Allegri è il migliore della Serie A: fa star bene un gruppo e vincere la squadra. Con lui mi sono trovato alla grande, lo stimo moltissimo. Adesso ha una squadra diversa dalle nostre, con più ragazzi giovani che forse hanno un po’ faticato a integrarsi con il mondo Juve. Però sono certo che Max sia il tecnico giusto per riportare i bianconeri al top in Italia e in Europa».
Che cosa dirà Allegri alla squadra prima di affrontare il Napoli?
«Dirà che è impossibile dominare contro il Napoli per novanta minuti e bisognerà gestire bene i momenti chiave della partita, che significa anche saper soffrire e difendersi insieme per non subire gol. Per poi far male al Napoli sfruttando bene i palloni che si hanno. Ma occhio perché Spalletti è sempre abile a trovare i punti deboli degli avversari. È una partita da 50 e 50, che guarderò con piacere anche io».
Ripensa ai suoi Juve-Napoli e menziona Higuain.
«Ho sempre avuto un grandissimo rispetto per il Napoli e per i suoi tifosi, se ripenso a quelle sfide mi viene in mente anche Higuain. Era super motivato: lo fischiavano ad ogni pallone e lui segnava».