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Arianna Fontana spara a zero sulla Federazione: «Non era più sicuro per me allenarmi in Italia»

Dopo l’oro olimpico: «c’erano atleti maschi che mi prendevano di mira sul ghiaccio facendomi cadere. Hanno provato in ogni modo a non farci venire qui»

Arianna Fontana spara a zero sulla Federazione: «Non era più sicuro per me allenarmi in Italia»
Beijing (Cina) 07/02/2022 - Pattinaggio Short Track / Olimpiadi Beijing 2022 / foto Imago/Image Sport nella foto: Arianna Fontana

Dopo aver vinto l’oro olimpico a Pechino nello short-track (il primo oro della spedizione olimpica italiana, il secondo della sua carriera: per lei dieci medaglie olimpiche in tutto), l’atleta azzurra di Sondrio ha tenuto una conferenza stampa al vetriolo, in cui ha mosso accuse durissime nei confronti della federazione italiana.

«Tutto quello che posso dire è che io e il mio coach (che è anche suo marito, ndr) ne abbiamo passate tante. Molte situazioni difficili, c’erano che persone che non ci volevano qui. Non ci hanno aiutato affatto. Anzi hanno provato a non farci venire qui, trovando un modo per farci del male ma noi siamo stati in grado di superare tutto questo.

Dopo le Olimpiadi di Pyongyang, la prima stagione ci sono stati atleti maschi che mi prendevano di mira sul ghiaccio facendomi cadere. Provavano ad attaccarmi ogni volta che ne avevano l’occasione. Per la mia incolumità non era più sicuro allenarmi con il team in Italia, è il motivo per cui siamo andati in Ungheria, la Federazione non mi ha aiutato molto sulla decisione di aver mio marito Anthony Lobello come coach. Lui è stato molto importante per l’oro a Pyongyang, allora anche in federazione sembravano molto felici, non so perché abbiano cambiato idea. Andarmene è stata la decisione migliore e infatti oggi ho vinto un altro oro.

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