“Brividi” e Mahmoud sbancano Sanremo dopo essere passati per San Siro. Giroud ricorda a tutti che non si diventa campioni del mondo per sbaglio.
FALLI DA DIETRO – COMMENTO ALLA 24° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2021-22
Dopo la pausa più inutile della storia, si riprende.
E sarà tutto un altro campionato.
Nel frattempo c’è da digerire di Mattarella il discorso di fine mandato in cui diceva di lasciare il paese unito, e il discorso di reincarico in cui sospira che bisogna unificare il paese.
C’è da digerire anche la sbornia del Festival, appuntamento da cui esco sempre più rintronato e sempre più avvilito, ma al quale non rinuncio dal 1958.
“Brividi” e Mahmoud sbancano Sanremo dopo essere passati per San Siro.
E’ un derby da brividi.
Vanno in scena due partite diverse. Una fino al settantesimo e una negli ultimi venti minuti.
I Suninter dominano per tutto il primo tempo e per buona parte della ripresa.
E forse meriterebbero di più di uno striminzito vantaggio.
Ma in porta c’è un monumentale Maignan che sventa almeno in tre occasioni.
Poi entrano in gioco i mister e i loro misteri.
Le loro scelte risulteranno determinanti per il risultato.
Simone sbaglia tutto.
E’ un mistero la sua decisione di togliere Brozo, il Turco e El Toro, i migliori in campo, compromettendo in maniera irreparabile il match. Cambi assurdi e senza senso. Derby letteralmente regalato.
John Malkovic non sbaglia nulla.
Dentro Messias e Brahim e i diavoli hanno un volto nuovo.
Più lucidi, più freschi.
La rimonta sarà completata dal più esperto del gruppo.
Olivier Giroud, autore di una doppietta nel giro di tre minuti. Ricordando a tutti che non si diventa campioni del mondo per sbaglio.
Il francese manda all’inferno l’Inter e riapre il discorso scudetto.
Più vedo le squadre di Italiano e più mi convinco di una cosa.
In fondo è facile batterle.
Possesso basso, conservativo, per attirare il pressing e poi colpire negli sterminati spazi aperti.
E’ esattamente quello che ha fatto Sor Polpetta al Franchi. Portandosi a casa ben custoditi in saccoccia tre gol e tre punti.
“C’è un grande prato verde” raccontava un tempo un giovanissimo Gianni Morandi.
“Apri tutte le porte” canta oggi al tecnico stilnovista il più simpatico cantante di sempre.
E a settantasette anni si piazza terzo.
E’ l’alba di un nuovo campionato.
Troppo invitante per Fra Cipolla da Certaldo l’esito del Derby.
In Laguna brutta gente.
Negli stadi del nord “Ogni volta è così” direbbe Emma.
Andate al Penzo e vedete un po’ cosa fanno. Si girano di spalle durante il minuto per Zamperini e poi tutti a intonare i soliti coracci razzisti.
Partita da vincere.
Gli azzurri giochicchiano e controllano.
Poi a inizio ripresa cross di Politano, Victor prende tempo e spazio in mezzo ai due centrali e, di testa sul secondo palo, la mette dentro.
Di testa, sì.
E’ “Tantissimo” fanno eco le Vibrazioni.
Di testa. Particolare che rende ancora più emblematico questo gol.
Perché ci vuole coraggio, e tantissimo, a inerpicarsi in mezzo all’area. Lui che porta ancora in volto i segni dell’infortunio.
Lui, con la maschera di Zorro a segno nella città delle maschere.
Victor è tornato. Finalmente.
Merita la dedica di un bouquet di motivi sanremesi, tutti un po’ banali invero, sia nella scrittura che nell’interpretazione.
Da “Insuperabile” di Rkomi a “Abbi cura di te” di Highsnob e Hu.
E perfino – in un impeto di eccessivo entusiasmo – “Voglio amarti”, se non fosse che sono un ordinario e convenzionale anziano etero.
E se non fosse che la canzone sia proprio orribile. Per di più cantata da quella detestabilissima Cornacchia di Ligonghinonsocchè.
Gli azzurri dopo il gol subiscono per un po’ la pressione dei lagunari.
Solo per un po’.
Gestiscono da grande squadra con Charlie Brown Lobo e l’Odalisco andaluso, due direttori d’orchestra che all’Ariston se li sognano.
E allo scadere raddoppieranno con il prezioso Petagnone.
E qui parte “Perfetta così” di Aka 7even.
Ma guarda un po’ che razza di nomi s’inventano i cantanti d’oggi.
Io che sono stato abituato con roba casereccia tipo Salvatore Vinciguerra e Franco Fanigliulo.
Ora una settimana di “Miele” cui dà voce l’ex cassiera del supermercato, prima dello scontro di sabato con i Cinesi di Milano.
La Juve disperatamente rincorre il notevole gruzzolo Champions.
Con questo obbiettivo ha fatto autentiche pazzie al mercato.
Incredibile come questa società, tra le più indebitate d’Europa, riesca a spendere tanto e con tanta disinvoltura.
Incredibile come riesca ad inventarsi affari che offrono picchi di fantasia davvero invidiabili.
Incredibile con quanta facilità trovi benefattori.
Ultimo della lista è Paratici da poco sulla sponda Tottenham del Tamigi.
Compra dalla sua ex società due esuberi pagandoli una cifra esagerata, ma perfetta per pareggiare il costo del bomber serbo.
Tutto è consentito alla holding Exor.
E’ tutto un altro campionato per gli ergastolani.
Al bomber serbo bastano tredici minuti ed è già in gol.
Il gruzzolo Champions è vicino.
Amadeus: “Il mio primo Festival ha fatto “Rumore”. Il secondo ha fatto stare “Zitti e buoni”. Il terzo è stato da “Brividi””.
Speriamo che l’anno prossimo vinca la canzone “Mo’ basta”.