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I calciatori della Polonia: «Nella vita ci sono cose più importanti del calcio. Con la Russia non giochiamo»

I giocatori si accodano alla Federazione. Il messaggio è postato sui social da diverse star della nazionale polacca, da Lewandowski a Milik, da Zielinski a Piatek

I calciatori della Polonia: «Nella vita ci sono cose più importanti del calcio. Con la Russia non giochiamo»
Foto Ssc Napoli
«Noi calciatori della nazionale polacca, insieme alla Federcalcio polacca, abbiamo deciso che non giocheremo, a causa dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, la partita di spareggio contro la Russia. Non è una decisione facile, ma nella vita ci sono cose più importanti del calcio. Il nostro pensiero va all’Ucraina e al nostro compagno di nazionale, Tomasz Kedziora, che è ancora a Kiev con la sua famiglia»
Il messaggio alla Fifa è forte e chiaro e a questo punto non proviene solo dalla federazione: la Polonia non ha alcuna intenzione di giocare il playoff dei Mondiali contro la Russia. L’hanno confermato i calciatori stessi, che hanno deciso di alzare la voce indipendentemente dagli organi di governo del calcio. L’hanno fatto con un messaggio sui social – niente di rivoluzionario – che dice un fatto molto semplice: nella vita ci sono cose più importanti del calcio.

 

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Da Milik a Lewandowski, da Piatek al “napoletano” Zielinski: una posizione univoca ribadita con forza da tutti i calciatori più rappresentativi della nazionale biancorossa.

 

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Pesanti le accuse di Szczesny. Il portiere della Juventus ha scritto che «Putin ha dichiarato guerra non solo all’Ucraina ma anche a tutti i valori che l’Europa rappresenta. Libertà, Indipendenza e Pace».

Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti dei miei lavoratori sono ucraini e sono tutte persone fantastiche. Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente.

Nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l’Ucraina ha dichiarato guerra non solo all’Ucraina ma anche a tutti i valori che l’Europa rappresenta. Libertà, Indipendenza ma soprattutto Pace.

Il 26 marzo avremmo dovuto giocare contro la Russia in una partita di spareggio per la Coppa del Mondo 2022 in Quatar. E anche se il mio cuore si spezza mentre scrivo, la mia coscienza non mi permette di giocare.
Rappresentare il proprio paese è il più grande onore nella carriera di un calciatore, ma è pur sempre una scelta.
Mi rifiuto di giocare contro giocatori che scelgono di rappresentare i valori e i principi della Russia!
Mi rifiuto di stare in campo, indossando i colori del mio paese e ascoltando l’inno nazionale della Russia!
Mi rifiuto di prendere parte ad uno sport anche che legittima le azioni del governo russo.

So che il mio gesto potrebbe essere solo simbolico, ma invito FIFA e UEFA ad agire e ritenere la federazione russa responsabile delle sue azioni.

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