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La Confindustria contro Bonomi in Serie A: «Ha messo il pallone davanti agli interessi delle imprese»

Su Libero: «se non diventasse presidente della Lega, con quale faccia resterebbe a Confindustria?». Il mondo imprenditoriale si sente tradito

La Confindustria contro Bonomi in Serie A: «Ha messo il pallone davanti agli interessi delle imprese»
Db Milano 07/10/2019 - funerali Giorgio Squinzi / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Carlo Bonomi

Secondo quanto scrive Libero, la maggior parte degli imprenditori di Confindustria sono delusi della disponibilità offerta dal loro presidente, Carlo Bonomi, a ricoprire l’incarico di presidente della Lega Serie A. In particolare lo sono quelli che hanno sostenuto la sua candidatura a numero uno di viale dell’Astronomia. Sono delusi soprattutto “gli imprenditori di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna”.

“I motivi sono diversi, ma ce n’è uno che prevale sugli altri. «È vero che Bonomi ha garantito di non voler lasciare Confindustria, ma cosa succederebbe se l’interpretazione dello statuto dovesse portarlo a una scelta? Sarebbe paradossale dicesse no alla Lega Calcio… Insomma, con la decisione di lanciarsi nel mondo del calcio Carlo ha messo il pallone davanti agli interessi delle imprese… Incredibile»”.

Una buona fetta del mondo imprenditoriale, scrive il quotidiano, prova una sensazione di “tradimento e abbandono”. Si sentono abbandonati.

“Anche perché, la si prova a buttare sul pratico, secondo una parte degli uomini di impresa sentiti da Libero, Confindustria non avrebbe neanche una struttura di direzione forte capace di sopperire dal punto di vista operativo alla mancanza di un capo che nel caso di doppia presidenza potrebbe fungere da uomo immagine. Per non parlare dell’ipotesi estrema, quella di una sconfitta nella corsa alla presidenza della Lega. Con quale faccia Bonomi resterebbe alla guida di Confindustria? Del resto la toppa è stata peggio del buco. Nel corso del comitato di presidenza straordinario convocato dalla sua vacanza alle Maldive, il numero uno di Viale dell’Astronomia avrebbe spiegato ai colleghi che lui non ha cercato la candidatura per la serie A, ma gli sarebbe stata offerta come una sorta di salvatore della patria calcistica. Beh, avrebbe potuto gentilmente rifiutare motivando la sua decisione con la necessità molto più pregnante di dover aiutare le imprese ad uscire dalle secche del post-Covid”.

Insomma, continua Libero,

“Bonomi ha fatto un autogol. Lo pensano gli imprenditori – in prima fila ci sarebbero anche Emma Marcegaglia e Diana Bracco, due dei suoi principali sponsor – e pare lo inizi a pensare anche il governo che starebbe proponendo nomi alternativi al suo per la Confindustria del pallone”.

In questo stato di cose, potrebbe anche cambiare lo scenario. Esiste la

“possibilità che Bonomi faccia un passo indietro all’eventualità che alla scadenza del primo biennio di presidenza – maggio 2022 – gli stessi imprenditori che l’hanno sostenuto possano presentargli il conto”.

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