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Milik: «Non ho mai dubitato delle mie capacità. Quando gioco di meno, mi alleno ancora di più»

A L’Equipe. «Due settimane dicevano che ero un pessimo attaccante, ora vengo lodato per una tripletta…. Mi sono trovato bene con due centravanti nel 4-4-2»

Milik: «Non ho mai dubitato delle mie capacità. Quando gioco di meno, mi alleno ancora di più»
Roma 21/10/2021 - Europa League / Lazio-Marsiglia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Arkadiusz Milik-Adam Marusic

La tripletta all’Angers gli ha permesso di raggiungere uno straordinario record personale: nessun calciatore all’Olympique di Marsiglia aveva mai segnato così tanti gol nelle prime trentasette partite giocate, nemmeno Drogba. E ora questa attenzione del grande pubblico Arkadiusz Milik se la gode. Per lui non erano state settimane facili. Ma come abbiamo scritto ieri convive con le critiche da sempre. L’attaccante polacco ex Napoli ha rilasciato poche ore fa un’intervista a l’Equipe. Ecco le sue dichiarazioni.

Con l’Angers, per la prima volta, il 4-4-2. Bakambu al fianco di Milik. Tre gol…

Era la nostra prima partita della stagione con due centravanti schierati dall’inizio. Non è solo una questione di numeri, per me la grande differenza è come s’attacca, come si riempiono gli spazi liberi, come si va in profondità… Con due centravanti a volte è più facile. Cédric cerca la profondità, per esempio. Gli piace giocare così, mi ha aperto molto più spazio, ha allungato la linea dei difensori, eravamo più pericolosi. Con le nostre rispettive caratteristiche, ci siamo fatti spazio a vicenda. Non è solo una questione di gol. Abbiamo creato molte più occasioni del solito, anche Dim’ (Payet) era più vicino a me. Mi sono sentito bene in campo. La squadra ha giocato davvero bene, collettivamente è stata una grande prestazione. Sono davvero contento del risultato, questa è sempre la cosa più importante.

Sampaoli aveva escluso Milik dall’11 titolare contro Lens, Montpellier e Lione.

Le ultime settimane sono state mentalmente complicate per me. Contro l’Angers sono stato contento della prestazione della squadra e della mia prestazione personale. Stare in panchina e non giocare è difficile per me, quando non ti viene concesso il tempo di dimostrare quanto vali puoi anche arrabbiarti. Io ne ho approfittato per fare degli allenamenti aggiuntivi, doppie sedute giornaliere per migliorarmi, per essere pronto al momento giusto, al meglio della mia forma.

L’attaccante polacco è abituato a sentirsi in discussione.

Ho sempre saputo di cosa ero capace, non ho mai dubitato delle mie capacità. Perdere il posto in squadra significa perdere un po’ di fiducia. In questi casi ciò che mi aiuta è allenarmi di più. Ovviamente, le partite e i gol sono ancora più importanti. Ho sempre creduto in me stesso, per un giocatore è fondamentale. Ma questo non toglie la necessità di mettersi in discussione. Poi, conosco come funziona il calcio. Due settimane fa, o magari quand’ero infortunato, dicevano che fossi un pessimo attaccante. Ora vengo lodato dopo una tripletta… Tutto fila molto velocemente in questo ambiente. Bisogna solo tenere i piedi per terra.

Sul mercato di gennaio.

No, non ho mai pensato di lasciare Marsiglia quest’inverno. Non sono il tipo di giocatore che pensa di andarsene perché non gioca più o gioca meno. Non mi piace questa mentalità. L’ho presa come una sfida. Sapevo che, prima o poi, avrei avuto l’opportunità di dimostrare il mio valore. Ero calmo, paziente, ho lavorato sodo. È l’unica strada. Mi sono posto le domande giuste. Sono felice qui, a Marsiglia, fin dall’inizio, non ho mai voluto lasciare il club. È un grande club per me.

Il Psg è stato eliminato dalla Coppa di Francia. L’OM è favorito, a questo punto?

Sinceramente credo che chi vincerà la partita di domani (mercoledì), che contrappone la seconda alla terza in classifica, avrà una grande opportunità per vincere la Coppa. Ovviamente mancheranno due partite, anche il sorteggio farà la sua parte. Affronteremo un’ottima squadra, il Nizza, fuori casa. Sappiamo come giocano, con tanti elementi di qualità nella loro formazione. Ma siamo in grado di vincere lì, è una grande opportunità per continuare il nostro viaggio verso questo trofeo. 

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