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Spalletti: «Schierare Koulibaly titolare sarebbe irrispettoso verso chi dovrebbe cedergli il posto»

In conferenza stampa: «Per noi Kalidou è differente, ma bisogna considerare anche cosa hanno fatto quelli che lo hanno sostituito mentre non c’era»

Spalletti: «Schierare Koulibaly titolare sarebbe irrispettoso verso chi dovrebbe cedergli il posto»
Db Milano 21/11/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Alla vigilia di Napoli-Inter, il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti presenta la partita di campionato in conferenza stampa.

«Koulibaly? Mi sembra irrispettoso per chi dovrebbe fargli posto scegliere di farlo rientrare dal primo momento. La prima cosa che ha fatto dopo aver vinto è stato salutare chi tra gli avversari aveva sbagliato i rigori. Lo spessore dell’uomo è differente, tutti avremmo fatto qualcosa di diverso. Per noi lui è differente ma bisogna considerare cosa hanno fatto quelli che lo hanno sostituito mentre non c’era. Dal mio punto di vista è facile: tutto quello che faccio lo faccio bene in questo caso, ma la formazione la diciamo domani».

«L’obiettivo dichiarato della stagione era mettersi dietro le più forti del campionato e cercare di rientrare tra le prime 4, in Champions, ma sappiamo che vincendo questa partita potremmo essere catapultati verso un altro obiettivo. E’ una figata, come situazione, perché ci ha fatto passare la settimana con il sorriso sulla bocca, sorriso che si è mantenuto anche di notte, mentre dormivamo. Questa situazione è quella che amiamo vivere facendo questo sport».

«Quando abbiamo avuto difficoltà siamo riusciti a tenere la schiena dritta sul nostro lavoro e sul nostro comportamento. Riuscire a portare a casa più punti possibile è l’obiettivo, ma dipende da cosa riesci a portare a casa giorno per giorno. E’ l’addizione della settimana è quello che ti fa essere pronto alla fine a giocare le partite. I calciatori sanno come fare da soli, anche durante la settimana della Juventus, quando tutti dicevano che sarebbe stato meglio rinviarla, mi hanno fatto vedere il desiderio che avevano di giocarla, attraverso quello hanno fatto una grande partita e un gran risultato. Io sono tranquillo, vengo dopo la loro qualità e il loro valore, sono in una botte di ferro, il gruppo è solido, forte, fantastico, in questi anni ha fatto vedere che ci tiene alla maglia e negli ultimi anni ha raccolto meno di quanto meritasse».

«Non devo prendermi nessuna rivincita sull’Inter, vado dietro quello che deve essere il modo corretto di lavorare, da professionista, devo essere fortunato di trovare calciatori che la pensano come me e mi danno la possibilità di fare bella figura. E’ una gara importante, la sua importanza equivale ai sacrifici fatti per arrivare a giocare partite così, la fatica di Dimaro, a Castel di Sangro, siamo partiti da lì, quei periodi tornano utili in questi confronti. Le carriere di tutti noi dipendono da queste gare qui, ci teniamo moltissimo».

«L’Inter è l’amministratore del condominio, sono una squadra attrezzatissima, i campioni in carica, li troveremo arrabbiati per la sconfitta in derby, le squadre di razza odiano perdere. Noi li rispettiamo ma non deve cambiare il nostro nome e il nostro atteggiamento. Alla squadra stamattina ho detto che dovevamo essere bravi a giocare contro il Venezia come fosse l’Inter, adesso dobbiamo fare il contrario. Cambia il nome delle squadre ma non deve cambiare il nostro atteggiamento, il rispetto verso i nostri tifosi. Possiamo anche perdere qualche partita ma non tradire i comportamenti e la nostra qualità. Mi aspetto l’Inter che conosco, loro hanno delle caratteristiche in cui sono più forti di noi, ma noi ne abbiamo altre in cui siamo più forti di loro. Vedremo chi riuscirà a portare il discorso più dentro le proprie qualità».

«All’andata c’è stato un passaggio fondamentale, quando abbiamo tentato di riorganizzare la squadra dopo il 2-1 abbiamo preso il terzo in contropiede, quello ha fatto venir fuori la differenza, abbiamo perso qualche palla di troppo, la squadra non è riuscita a portare il discorso sulla sua qualità. Se con l’Inter la mettiamo di una seconda palla continua o su contrasti continui vincono loro, hanno più fisicità, mentre se manteniamo possesso palla e ordine allora può nascere un discorso interessante. Lì l’abbiamo gestita meno bene di quello che sappiamo fare».

«Dobbiamo mantenere la calma che ci fa richiamare meglio la nostra qualità, riusciamo ad essere feroci fino a un certo punto, non abbiamo la fisicità dei feroci. L’Inter in alcuni momenti è più feroce di noi in alcune gare. Dopo l’1-0 dell’andata abbiamo provato a mantenerlo, ma abbiamo perso qualche palla di troppo. Quella partita l’abbiamo rivista, oltre al derby, per preparare questa, l’ho vista bene, passa tutto dalla nostra capacità di evidenziare le nostre qualità, la nostra caratteristica maggiore per fare risultato: gestire bene la palla, fare più possesso oltre a quello di non dimenticare di andare oltre la linea difensiva, se si fa velocemente non si dà tempo agli altri di rimettersi a posto dal punto di vista tattico e della compattezza di squadra».

«Politano ha ragione, ci vogliono lucidità e cattiveria domani. Ci vuole equilibrio in tutte le situazioni, testa calda, accesa, sempre, con il cervello acceso si fa più strada. Non ci chiamiamo Napoli per caso, ma perché in tutto quello che facciamo dobbiamo avere creatività, qualità superiore alla media, che fa parlare di noi e mi riferisco anche alla città, non solo alla squadra».

«Osimhen? Se non gioca è difficile che da casa faccia gol. Per ora ha giocato poco, si vedrà nelle prossime la sua capacità di fare gol«.

Ha fatto il giro dei social l’immagine di Doveri che usava uno zaino dell’Inter. Spalletti risponde scherzando:

«Forse vi manca un passaggio su questa cosa. La Finanza lo ha fermato e gli ha imposto di aprire lo zaino: dentro c’erano le mozzarelle».

«Servirà cazzimma per battere l’Inter, è un termine che rende bene l’idea oltre a essere un termine napoletano, serve personalità, pensare a chi ama questi colori e ci vuole bene, a loro dobbiamo rendere qualcosa in termini di affetto ricevuto. Sapere che lo stadio sarà pieno ci riempie ancora di più di gioia. La società ha pensato a chi ha difficoltà con il Covid, De Laurentiis ha abbassato drasticamente i prezzi, ha capito la difficoltà della gente a comprare i biglietti, sono certo che questo restituirà entusiasmo e forza anche nelle partite in cui la capienza aumenterà».

«Abbiamo sempre l’obiettivo di essere il miglior Napoli, al di là di chi abbiamo a disposizione, se ne abbiamo in più va bene, l’importante è avere 5-6-7 possibilità di sostituzione, riuscire a fare i 5 cambi di livello, riavere quasi tutta la squadra a disposizione ci rende più forti».

«I duelli diventano importanti in tutte le parti del campo, se quando gli vai addosso riesci a sradicargli la palla è un’occasione in più che hai, quando inizia l’azione sulle fasce l’Inter ha due cursori che se gli fai prendere velocità diventano fortissimi, dargli addosso in un certo modo o riuscire a difendere in area sulle palle inattive dove arrivano i loro alti a saltare diventa un passaggio fondamentale della partita, bisogna saper soffrire, fare tutto, essere creativi e fantasiosi da saper eludere la loro fisicità in difesa quando abbiamo noi palla».

«Quanto ha influito la crescita di Fabian e Zielinski? Nell’ultima partita la loro crescita ha avuto una linea orizzontale non si è elevata come mi aspetto che lo faccia contro l’Inter, sono due che sanno dare un contributo sotto l’aspetto delle qualità che dicevamo prima, conoscono il calcio, sanno giocare a pallone, in alcuni momenti possono dare l’impennata, la vampata di scelta che ti fa trovare la soluzione, sono due calciatori forti, come Mertens, Insigne, Lobotka, che mi fa stare più tranquillo quando ha palla, Di Lorenzo va come un treno sempre, non fa più notizia, anche in corridoio aggredisce tutti».

«Mario Rui con la palla al piede è un professore, non la perde mai. E’ uno di quelli che corre più di tutti, è tra quelli con più resistenza che abbiamo. Insigne è il capitano, finché dimostra quello che ha dimostrato finora, come calcio e disponibilità ad abbassarsi per recuperare palla, quello è il suo ruolo».

«Per palleggiare bene e per tenere palla bisogna essere molto intorno alla palla essere abituati a toccarla poche volte e a mettersi dove ci sono gli spazi, la squadra deve essere liquida, deve posizionarsi dove c’è lo spazio, poi ci vuole qualcuno che fa la cosa inversa, che possa attaccare la profondità, che vari la situazione e Osimhen per noi diventa fondamentale per le caratteristiche che ha per questo motivo, mentre tutti tendono a venire incontro, lui inverte la tendenza e va a strappare dietro la linea degli avversari».

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