“È un rappresentante dello stato nemico, al pari di Alonso”. La fuga di uno sponsor lo ha spinto alle dimissioni: «Non voglio danneggiare la Fondazione né rinunciare alla libertà d’espressione»

C’è un piccolo caso in Spagna. O meglio, in Catalogna. Il vicepresidente della Fondazione Barcellona, Alfons Godall, ha rassegnato le dimissioni in seguito alle polemiche scatenate dal suo tweet subito dopo la vittoria di Nadal agli Open d’Australia. Anche perché i suoi tweet avevano subito provocato la reazione di Mafpre, sponsor di Nadal, che aveva subito annunciato la rottura dell’accordo con la Fondazione Barcellona.
Godall aveva scritto, in catalano, che Nadal lo ha reso nervoso sin dal primo giorno, e che per lui è un rappresentante dello stato nemico al pari di Alonso. Poi, dopo l’addio dello sponsor Mapfre, ha scritto che si dimette dalla Fondazione Barcellona perché non vuole danneggiare la Fondazione e allo stesso tempo non vuole rinunciare alla libertà d’espressione.
El Rafael Navidad m’ha fet angúnia des del primer dia. El tinc al mateix sac que la roja, el RM, Alonso i tot el que representi l’estat enemic.
— Alfons Godall II*II 🇦🇩🇷🇺 (@alfons_godall) January 31, 2022
La piulada amb la meva opinió sobre un personatge famós i el seu perfil pot perjudicar la @FundacioFCB per la pressió d’algunes empreses i mitjans.
No vull costar ni un cèntim al @FCBarcelona_cat ni renunciar a la llibertat d’expressió.
En consqüència, renuncio al càrrec.
Merci!!— Alfons Godall II*II 🇦🇩🇷🇺 (@alfons_godall) February 2, 2022
❗️Mapfre, patrocinador de Rafa Nadal, ha comunicado al Barça que NO renovará su acuerdo con la Fundació FCB por el tuit de Godall. Horas después, Godall dice eso #jijantesfc pic.twitter.com/MELV7xWmS6
— Jijantes FC (@JijantesFC) February 2, 2022