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Rimborsi gonfiati arbitri: nuova indagine su Giacomelli, rischia una squalifica

Stavolta non sarebbe di un mese e mezzo, come la precedente, visto che c’è recidiva. Nel mirino il chilometraggio messo a rimborso per Spal-Brescia

Rimborsi gonfiati arbitri: nuova indagine su Giacomelli, rischia una squalifica
Db Milano 22/07/2020 - campionato di calcio serie A / Inter-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Piero Giacomelli

Per l’arbitro Giacomelli si prospetta un altro probabile stop a causa dell’inchiesta sui rimborsi falsi degli arbitri. Lo scrive il Corriere dello Sport. Il caso ha visto coinvolti diversi arbitri e assistenti di A, in estate.

“Sul tavolo del procuratore dell’Aia e su quello del presidente della Disciplinare, Carboni, c’è un fascicolo con un nome che è già stato coinvolto nella seconda tranche. Si tratta di Piero Giacomelli, arbitro di Trieste, già condannato ad un mese e mezzo lo scorso settembre, tornato in campo, ma che avrebbe un compenso che non è sfuggito ai controlli, effettuati dalla segreteria della Can”.

Nel mirino c’è il chilometraggio messo a rimborso dall’arbitro per la gara Spal-Brescia dello scorso 11 dicembre. Nella precedente condanna, la colpa fu data al contachilometri della Lexus con cui l’arbitro effettuava le trasferte, perciò la condanna fu solo ad un mese e mezzo.

“Questa volta, il problema riguarderebbe una tratta del tragitto da Portogruaro a Ferrara, fatta con uno dei suoi assistenti, e non solo con lui. Giacomelli sarà ascoltato (questione di ore) dal Procuratore Aia per declinare la sua versione. Ma con quel precedente, rischia una squalifica più lunga. E stavolta il contachilometri non c’è”.

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