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Spalletti: «Il Napoli sta costruendo la sua personalità pezzo dopo pezzo»

A Radio Kiss Kiss Napoli: «Mettere timore a squadre come Inter e Barcellona, o vincere contro il Venezia, vuol dire dimostrare anche a se stessi di essere forti»

Spalletti: «Il Napoli sta costruendo la sua personalità pezzo dopo pezzo»
Napoli 09/01/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sampdoria / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Lunedì il Napoli affronterà il Cagliari in campionato. Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, non terrà una conferenza stampa, ma ha rilasciato una intervista a Radio Kiss Kiss Napoli.

«Quando si tratta di fare un’analisi si va sempre a constatare ciò che è successo nei momenti più importanti a Milano e Barcellona. Il nostro Napoli sta costruendo un po’ di storia, la sua personalità la sta facendo pezzo dopo pezzo. Ora abbiamo più consapevolezza dopo Milano e Barcellona. Mettere timore a squadre di questo livello così come la vittoria di Venezia che è stata importante come passaggio per le insidie che nascondeva, vuol dire dimostrare di essere forti anche a se stessi».

«Ho finito gli aggettivi per Koulibaly e se penso alla gara di Barcellona dico che è stato spaventoso. Ammiro ed esalto Kalidou, ora mi spaventa per ciò che sta dimostrando a livello di calma e di autorità. Si è fatto trovare sempre pronto. Ha una capacità di sintesi incredibile dentro le partite, perciò lo definisco spaventoso».

«Le gare con l’Inter e il Barcellona hanno dato una presa d’atto, abbiamo giocato alla pari con grandi club a livello mondiale. L’averla vista giocare con fiducia e divertirsi quando si trattava di momenti positivi e soffrire quando c’era da soffrire mi fa sentire in sintonia con tutto l’ambiente. Il bilancio fatelo voi, io ci sto bene qui con tutto ciò che ho intorno».

«Cagliari? Che si giochi a Cagliari o a Barcellona il concetto non cambia. Dobbiamo riuscire a fare il Napoli e ci basta proporre il nostro calcio per essere felice. Solo chi non sa di calcio può pensare che sia una partita con meno insidie. Il Cagliari si è rafforzato, è in sintonia col carattere del suo allenatore che qui conosciamo bene per aver dimostrato tutte le sue qualità professionali. Dobbiamo fare la stessa gara fatta con le big».

«Obiettivo stagionale? Noi vogliamo giocare per il massimo ma guardare partita dopo partita, non posso fare calcoli a lunga distanza. Il nostro futuro dipende da ciò che facciamo nel presente. Entriamo nel vivo del campionato e vorrei fare 13 gare di gioia, 13 figate di fila. Poi potrei anche morire. Si dice che ‘vedi Napoli e poi muori’, quindi io sono pronto. Mi piace molto vivere la città».

«Osimhen? Ci può sembrare qualcosa di stratosferico. Non riesco a capire dove possa arrivare, mi esalta nel pensiero di cosa può diventare e mette curiosità quella che è la sua possibilità futura. Nell’ultima partita ha fatto strappi di quaranta metri portandosi dietro tutta la versione avversaria e poi magari sbagliare il cross e non riuscire a metterlo sulla testa del compagno, ma è abbastanza vicino da poter mettere cross e passaggi pennellati che poi sarebbero capolavori, deve convincersene prima di tutto lui, perché oltre può fare anche altro e i compagni dovranno imparare ad essere alla sua altezza perché giocare con calciatori come Koulibaly, Insigne, Osimhen, Fabian e altri significa farsi trovare pronti, quando giochi con talenti del genere sei un po’ condannato a migliorare se vuoi sopravvivere, anche io sono costretto a diventare un allenatore migliore».

«Per i quattro infortunati sicuramente la partita di Cagliari non ci saranno. Per il Barcellona dovremo valutare ma temo che l’unico che potremo recuperare forse sarà Politano, bisognerà valutare nelle partite successive. Ogni volta che continuano a dirci che siamo tutti poi ce ne succedono di tutti i colori… Speriamo di avere tanti campioni sempre a disposizione, prima non ho citato tutti i calciatori forti del Napoli».

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