A Crapolla. Era appollaiato, in difficoltà, dietro un masso. Vittima di un bracconiere o di un incidente? Avvertito il responsabile del WWF.

Metti sette amici che volevano passare una giornata con un piccolo trekking nella Terra degli Dei (dal Pizzitiello a Crapolla e ritorno). Guidati da Loris Tango del Cai Stabia e dalla guida Paolissima Cioffi gli amici hanno pranzato sulla spiaggia di Crapolla, ma uno di loro, Leo Kennedy, un irlandese che vive da anni a Ravello, ha scorto dietro il muretto un sasso che si muoveva, che poi in realtà si è rivelato essere un falco in difficoltà appollaiato come una sirena-gallina del V secolo avanti Cristo. Il gruppo di trekking ha avvolto il rapace – piuttosto mansueto – in un maglioncino e lo ha rifocillato con acqua e con qualche cosa di commestibile e lo ha trasferito nella custodia del locale Comando dei Vigili urbani di Massa Lubrense che ha allertato i carabinieri forestali. È stato anche avvertito Claudio d’Esposito responsabile del WWF locale “Terre del Tirreno” che ha contattato gli escursionisti per spiegare la procedura che avrebbe dovuto porre in essere: le prime cure ed il trasferimento agli Astroni. Un bracconiere ha provocato questo o solo un incidente in una giornata brumosa ed infida? L’importante è che i trekker abbiano potuto trarre in salvo il raro rapace.