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Capello: «Siamo il Paese dei passaggetti all’indietro. È un approccio al calcio sbagliato»

A Sky. «Attaccanti verticali come Osimhen, Lukaku, Abraham diventano fenomeni in Serie A, nei loro campionati erano normali. Blessin fa cose interessanti»

Capello: «Siamo il Paese dei passaggetti all’indietro. È un approccio al calcio sbagliato»
Db Torino 25/05/2021 - partita del cuore / Nazionale Cantanti-Campioni per la Ricerca / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri-Fabio Capello

Nel corso del suo intervento a Sky in cui ha proposto al calcio italiano l’idea di cambiare modello, e non rimanere fermi allo scimmiottamento del guardiolismo di quindici anni fa, Fabio Capello ha ulteriormente approfondito le ragioni per cui, secondo lui, bisognerebbe trarre maggiore ispirazione dal calcio tedesco, tutto determinazione e verticalità, che dal calcio spagnolo e dal Tiki Taka, che già in passato aveva definito “tic e toc”. In Italia non c’è la tecnica giusta per quel tipo di calcio.

Si fanno tutti passaggetti laterali, nessuna verticalità, poca forza fisica, la disabitudine al contrasto. Dovremmo inseguire il modello di Klopp, il calcio alla tedesca, che solo l’Atalanta in Italia ha saputo fare e guardate con che risultati. In Europa si gioca ad altri ritmi e noi non siamo abituati. Non c’è più chi apra il gioco, chi faccia un lancio in profondità. Qualcosa sta provando Italiano, qualcosa Blessin al Genoa che è anche più avanti di Klopp. Ripeto, la via è il modello tedesco, se inseguiamo quello spagnolo la tecnica non c’è. 

Il problema non riguarda solo i settori giovanili.

Nei nostri settori giovanili gli italiani sono pochi e non trovano spazio in A, ma alla base di quest’idea c’è un approccio al calcio sbagliato. Siamo il paese del passaggio indietro al portiere dove attaccanti verticali come Osimhen, Lukaku, Abraham diventano fenomeni in Serie A, mentre nei loro campionati erano calciatori normali

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