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Capello: «Stiamo copiando il calcio di Guardiola di quindici anni fa, non va bene per obiettivi europei»

A Sky. «Dobbiamo ispirarci ai tedeschi: determinazione e gioco in verticale. La Macedonia ci è stata superiore a livello fisico»

Capello: «Stiamo copiando il calcio di Guardiola di quindici anni fa, non va bene per obiettivi europei»
Db Torino 25/05/2021 - partita del cuore / Nazionale Cantanti-Campioni per la Ricerca / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Fabio Capello
Fabio Capello ha commentato l’eliminazione dell’Italia a Sky. Queste le sue dichiarazioni così come riportate dal portale del noto giornalista Gianluca di Marzio.

«Io sostengo da molto tempo che noi stiamo copiano il calcio di Guardiola di 15 anni fa. La Macedonia ci è stata superiore a livello fisico come dinamismo, forza e determinazione. Noi dobbiamo copiare il modello tedesco e non quello spagnolo, perchè gli spagnoli hanno una tecnica superiore alla nostra. Questo tipo di calcio, introdotto dagli spagnoli, non riusciremo mai a farlo, perchè lo facciamo sempre al 50%. Dobbiamo ispirarci ai tedeschi come determinazione e gioco in verticale. L’unica che ha fatto ciò è l’Atalanta»

L’Italia ha peccato di presunzione ma Gravina e Mancini, per Capello, hanno fatto un ottimo lavoro.

«Gravina e Mancini hanno fatto un ottimo lavoro. Bisogna mettere in evidenza una cosa: quando giocammo l’Europeo, dissi questo prima della manifestazione: “Quest’anno partiamo tutti dallo stesso livello di stanchezza”. Mentre fino a dicembre avremmo potuto affrontare qualsiasi Nazionale, dopo questo periodo ero abbastanza preoccupato. Però, c’è una cosa che si è vista ieri sera: la mancanza di freschezza atletica, di determinazione e di forza.

È dal girone di qualificazione che manca umiltà, nonostante l’eliminazione per due rigori sbagliati.

«L’unico appunto che mi sento di fare a questa Nazionale è che dopo l’Europeo non li ho visti giocare con la stessa umiltà e determinazione con cui avevano giocato l’Europeo. Non ho visto l’ardore, che permetteva alla squadra di aiutarsi vicendevolmente. Ci siamo sentiti campioni d’Europa e ci siamo dimenticati di questa caratteristica, che ha portato a questi risultati. La squadra non mi piaceva già nel girone di qualificazione, anche se siamo stati eliminati per due rigori sbagliati. Adesso facciamo dei processi e delle analisi, che andavano fatti prima. Da tempo sostengo che quel calcio che giochiamo non va bene per obiettivi europei»

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