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È la giornata più nera della classe arbitrale dell’ultimo decennio

È impossibile che Massa, al Var, non abbia visto. Crollano le braccia al tifoso da divano che è in me e ancora spera l’insperabile

È la giornata più nera della classe arbitrale dell’ultimo decennio
Mg Bologna 03/10/2021 - campionato di calcio serie A / Bologna-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Davide Massa
FALLI DA DIETRO – 29° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2021-22
Non serve a niente.
La tifoseria veronese accoglie il Napoli dopo aver dato orribili consigli a russi e ucraini.
Il Bentegodi è il solito catino di inciviltà sistematicamente ignorato dal Sistema.
Il Fra Cipolla concreto si presenta con la clava dei tre al centro.
Perché i Giulietti menano in ogni zona del campo e non è tempo di fioretto.
Pensano a menare i Giulietti e sulle corsie lasciano molto spazio per le folate di un immarcabile Di Lorenzo.
Pensano a menare e trascurano la più elementare attenzione sulle rimesse laterali. Roba da oratorio.
È la partita di Osi.
Che risponde coi fatti a Tudor e alla gentaglia razzista in tribuna su chi sia il migliore.
Il migliore è lui.
Inzucca ancora con quella buffa frittata di maccheroni che si porta in equilibrio sulla capoccia.
Poi raddoppia di destro su invito dell’inesauribile nostro esterno.
Tre punti e pieno di autostima, nobile fonte energetica che si vende a caro prezzo quasi quanto di questi tempi i carburanti più volgari.
Possibile sognare.
Ma non serve a niente.
È forse la giornata più nera della classe arbitrale dell’ultimo decennio.
Sì peggio della decapitazione di Rafinha di tre anni or sono.
Peggio anche dello storico gol fantasma di Muntari. Dieci anni fa si viveva la preistoria priva di supporti tecnologici.
Peggio molto peggio del solito regalino di Valeri agli ergastolani di sabato scorso.
Quella è normale amministrazione. A quello siamo abituati.
L’episodio di Torino è talmente evidente e maldestro che immediatamente scopre il trucco.
Possibile che Guida da Pompei non abbia visto.
Ma è impossibile che Massa Davide bancario di Imperia, nell’occasione addetto al Var, dopo tanti replay, dopo tanti dettagli a disposizione non veda.
Le immagini offrono un dato oggettivo.
Non una interpretazione. Un piede che colpisce un piede. Impossibile non vedere.
Elementare la deduzione.
E’ un campionato col trucco.
Quel rigore non si doveva dare. Né oggi né domani né mai.
Crollano le braccia al tifoso da divano che è in me e ancora spera l’insperabile.
Non mi resta altro.
Disperarmi.
Incazzarmi.
Disamorarmi.
Sbellicarmi.
Ubriacarmi.
Staccarmi.
Toccarmi.
Placarmi, forse.
Troppe armi, comunque. Anche nelle mie parole.
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