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Gazzetta: Insigne e Immobile eternamente incompiuti. Hanno mostrato tutti i loro limiti di personalità

L’Italia vista ieri in campo era “un gomitolo di tensione”. Il capitano del Napoli “non osa mai qualcosa di importante”

Gazzetta: Insigne e Immobile eternamente incompiuti. Hanno mostrato tutti i loro limiti di personalità
Roma 11/06/2021 - Euro 2020 / Turchia-Italia / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Lorenzo Insigne

“Senza gol e senza centravanti non vai da nessuna parte”. Luigi Garlando punta il dito sull’attacco della Nazionale nel commentare, sulla Gazzetta dello Sport, l’esclusione dal Mondiale per la seconda volta di seguito. Parla di un’Italia divorata dalla tensione, soprattutto.

“Quella cosa in campo ieri non era l’Italia. Era un gomitolo di tensione, una squadra snaturata che, invece di tessere palla a terra, lanciava lungo e ingoiava calci d’angolo, bulimica, sprecando le pochissime occasioni create”.

Mancini non è riuscito a ricreare la magia dell’Europeo.

“Non è riuscito a riportare indietro l’orologio per ridare anima e gioco. Senza quella magia, giocatori eternamente incompiuti come Insigne e Immobile hanno mostrato tutti i loro limiti di personalità; Jorginho si è normalizzato; Berardi, che ha sprecato il meglio, ha fallito l’esame di maturità; Donnarumma ha perso i superpoteri. I migliori: Bastoni, che ha stoffa da campione vero, e Verratti, che da anni, a Parigi, gioca ad altre altezze, con altri campioni”.

Garlando scrive che i giocatori dell’Italia sembrava avessero paura di tirare.

“Lo vedi dalla palla che circola al limite dell’area macedone, lo stadio suggerisce “tira!”, ma nessuno tira, anche se potrebbe, perché preferisce scaricare un passaggio comodo“.

“Lo vedi quando Immobile ha una buona finestra di tiro, ma si aggiusta la palla tre volte prima di calciare e la finestra naturalmente si chiude. Troppa tensione. Il guaio è che a soffrirne più degli altri, oltre al solito Immobile nazionale, sono i due di cui avremmo più bisogno, gli esterni creativi: Berardi e Insigne che non osa mai qualcosa di importante“.

Parlando della sostituzione di Insigne con Raspadori, definisce il capitano del Napoli “pessimo”.

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