Gli Spurs chiuderanno la stagione a zero titoli. Conte ieri spiegava la sua strategia del pianto tattico. Ora, dice che “ci vuole stabilità”
Il Middlesbrough, va detto, aveva eliminato nel turno precedente il Manchester United ai calci di rigore. Però è pur sempre l’ottava in classifica della serie B inglese, e dopo uno sperpetuo di conferenze stampa infuocate Antonio Conte si ritrova il suo Tottenham eliminato negli ottavi di finale di Coppa d’Inghilterra, 1-0 ai supplementari. Significa, per dirla alla Mourinho, quattordicesima stagione consecutiva a “zero tituli”.
Il Tottenham in campionato rincorre ancora il quarto posto, ma ha perso quattro delle ultime sei partite. Conte era andato in conferenza stampa a spiegare – anche abbastanza scocciato – come funziona la sua strategia di comunicazione: “il pianto” tattico, l’instabilità per forzare la mano. “Davvero credete che quei miei sfoghi siano emozionali? Quando io parlo è perché voglio mandare un messaggio”. I giornalisti se la sono appuntati, e poi hanno assistito all’ennesima debacle. Dopo la partita Conte poi ha spiegato che “dobbiamo diventare più forti. Se vogliamo essere competitivi, dobbiamo essere una squadra stabile“. E gli stessi giornalisti lo hanno guardato un po’ così.
Alan Shearer nell’immediato ha commentato per BBC la prestazione “traballante” degli Spurs. Li ha definiti “flaccidi”. Che detto a una squadra di Conte fa un certo effetto. In attesa di ulteriori editoriali di fuoco sui social si sono scatenati i tifosi: “Non hanno identità, non hanno passione, non hanno voglia. Sono imbarazzanti”.