L’accusa di falso in bilancio nei confronti della Juventus per quattro stipendi. Il giocatore non risulta indagato. Non sarà l’unico convocato dai magistrati. I pm soddisfatti
La Procura di Torino ha ascoltato l’attaccante della Juventus, Paulo Dybala, come persona informata dei fatti nell’ambito dell’inchiesta Prisma. L’interrogatorio è durato tre ore.
La Gazzetta dello Sport scrive:
“Il giocatore argentino non è indagato ma è stato sentito come persona informata sui fatti, come era accaduto per Cherubini ed Arrivabene, e di sicuro non sarà l’unico giocatore convocato. Alle 15 avrebbe dovuto essere alla Continassa per l’allenamento, il primo dopo la rottura con la Juve, invece ha dovuto cambiare programmi”.
“Dybala è arrivato intorno alle 15, accompagnato dall’autista Marino. I magistrati vogliono vederci chiaro sugli accordi intercorsi con la società, in particolare sui tempi, e i calciatori ma soprattutto i procuratori (che a loro volta non risultano coinvolti) possono fornire informazioni utili da aggiungere alle carte che hanno trovato nelle perquisizioni in studi di Milano, Torino e Roma (tra cui quella dell’agente Alessandro Lucci, che segue Cuadrado, Bonucci e l’ex Kulusevski ed è già stato convocato) a cui i bianconeri si sarebbero appoggiati per le scritture private”.
“Il verbale è secretato e pare che i pm fossero soddisfatti della chiacchierata”.
Secondo quanto riferiscono fonti giudiziarie,
“al centro del colloquio ci sarebbe la gestione da parte della club bianconero della riduzione degli stipendi per quattro mensilità durante la pandemia”.