1-0 e quinto posto con i bergamaschi. Ventesima rete stagionale di Abraham. Gli italiani si eccitano all’idea della crisi del mostro sacro. Mou non c’era perché squalificato

Uno dei giochini preferiti della stagione calcistica è stato il tiro a Mourinho. Gli italiani si eccitano all’idea del mostro sacro in difficoltà. Dimenticando che in campo vanno i calciatori, nel senso che bisogna avere calciatori comunque validi per ambire a determinati risultati, i media e i social si sono divertiti a fare a pezzi il portoghese che invece – a nostro avviso – sta portando un lavoro importante, propedeutico a stagioni importanti.
Mourinho è stato squalificato per due giornate, stasera non era in panchina. Squalificato per aver alluso a una telefonata dell’arbitro Pairetto, allusione che è comprovata dalle carte processuali di Calciopoli. Le colpe dei genitori non ricadano sui figli ma in Italia si fa finta che Calciopoli non sia mai esistita. Non è così. Invece pare Mourinho abbia anche questa colpa, di non voler far finta di nulla.
Stasera la Roma ha battuto l’Atalanta. L’ha battuta di nuovo, dopo averla già superata all’andata. È finita 1-0 con rete di Abraham grande acquisto della Roma (assist di Zaniolo che ha controllato il pallone in modo sontuoso). Il centravanti inglese è già arrivato a venti gol stagionali e a tredici in campionato. La Roma ha allungato a più quattro sulla Lazio di Sarri (che gioca stasera e il cui lavoro è invece perennemente pompato dai media, anche se pare che Lotito stia aprendo gli occhi) e ha raggiunto al quinto posto l’Atalanta che però ha una partita da recuperare. L’Atalanta che piano piano sta scivolando, gli americani dovranno darsi da fare.
Non male per un bollito di successo.