Al Messaggero: «L’incidente del 2017? Mi stavo allenando. Sono stato fortunato: ho portato a casa la pellaccia perché ero molto più di là che di qua»
Il Messaggero intervista Max Biaggi. L’ex campione del mondo è proprietario di un team in Moto3, il Sterilgarda
Husqvarna Max Racing, ed è brand ambassador di Aprilia. Ricorda alcuni episodi della sua carriera, come il terribile incidente dell’estate del 2017.
«Mi stavo allenando con il supermotard. Sono stato fortunato: ho portato a casa la pellaccia perché ero molto più di là che di qua».
Un evento che lo ha cambiato parecchio.
«Diventi più riflessivo e dai priorità alla famiglia e ai figli».
Biaggi si è ritirato a 41 anni.
«Ho smesso a 41 anni, dopo aver vinto un mondiale per 0,5 punti. Ho rinunciato a ingaggi e sponsor per lasciare da campione del mondo. Ho chiuso con il sorriso».
Sulla MotoGp di oggi:
«Secondo me la tecnologia ha appiattito il livello dei piloti, tutti molto vicini. Per lo spettacolo questo è bello, ma la gente vuole immedesimarsi su un campione o due. Penso a Senna, a Schumacher».
A giugno ha compiuto 50 anni.
«Il traguardo dei 50 anni è stato un momento per riflettere sulla parte di vita già passata, e io l’ho vissuta con tanta soddisfazione. E con tanti rischi».
Dice di avere solo un rimorso.
«Quello di non aver iniziato a correre presto. Chissà come sarebbe andata se la prima moto invece di guidarla a 18 anni l’avessi guidata a 6-7…».