Sul Giornale: «Quell’episodio è stata solo la goccia finale. Le notizie non interessano più, l’informazione si decide sui social. Ai lettori si propone solo un aspetto della realtà»
Ninna Quario è stata una brava sciatrice, ottima slalomista a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Lasciato lo sci, è diventata giornalista e ha fatto la giornalista per tanto tempo raccontando lo sci. Scriveva per Il Giornale. Nel frattempo ha avuta una figlia, Federica Brignone, che è diventata una campionessa e la mamma è diventata famosa per i suoi attacchi a Sofia Goggia rivale della figlia. L’ultimo attacco – in pratica l’ha accusata di aver gonfiato l’incidente subito a Cortina, prima delle olimpiadi – ha avuto una eco enorme. È stata la notizia del giorno (a livello sportivo) per almeno 48 ore. Stamattina Il Giornale ospita l’ultimo articolo di Ninna Quario che annuncia che lascia il giornalismo. Scrive che la sua decisione solo in parte è legata alle polemiche per la Goggia.
L’episodio è stato solo la goccia (per essere spiritosa potrei dire la Goggia) che ha fatto traboccare il vaso.
Era da un po’ infatti che motivazioni ed entusiasmo stavano venendo meno, perché rendermi conto che il giornalismo in cui ho sempre creduto non esiste quasi più, che le notizie non si trovano sul campo parlando e curiosando, ma vengono dettate dai social e poi elaborate a tavolino, con titoli a fare sensazione seguiti spesso da zero contenuti, bé, questo davvero non mi piace più. L’impressione, drammatica, è che ormai l’informazione sia manipolata, ai lettori o ascoltatori si propone solo un aspetto della realtà, un lato della medaglia, senza chiedersi se sia quella giusta da mostrare.