La conferenza stampa prima di Verona-Napoli. «Spalletti è tra i miei allenatori preferiti. Abbiamo avuto qualche problema ma saremo tredici o quattordici»
Poco dopo Spalletti, anche il tecnico del Verona Igor Tudor ha presentato la partita col Napoli, in programma domani alle 15 al Bentegodi, in conferenza stampa.
«Non mi importa chi segna», ha detto. «Ma penso che non importi nemmeno ai miei giocatori. Anche un attaccante firmerebbe per vedere in gol un difensore, specie in una partita bella come quella di domani. Stanno facendo tutti bene, anche Lasagna. Capisco che gli attaccanti vivano per il gol ma io sono contento delle sue prestazioni. Poi c’è un collettivo, abbiamo avuto dodici marcatori diversi»
Ovviamente Tudor non bada a chi l’ha nominato arbitro dello scudetto per il sol fatto di dover affrontare tutte le pretendenti. «Non ci penso, a quello. Sono concentrato sulla nostra squadra».
A Tudor viene chiesto qualcosa sull’infermeria. Il Verona non arriva al meglio delle sue possibilità alla partita di domani. Mancherà sicuramente Lazovic, è ancora in dubbio Barak.
«Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con qualche problema inaspettato ma fa parte del calcio. Dobbiamo verificare ancora le condizioni di diversi giocatori, sia rispetto agli infortuni che rispetto all’influenza. Abbiamo qualche problema anche di questo tipo, qualcuno ha la febbre. Ma non c’è da disperarsi: tredici o quattordici saremo, porteremo qualche Primavera, alla fine non ci cambia niente»
Un’opinione sul Napoli.
«Il Napoli ha giocatori forti, l’allenatore, Spalletti, è uno dei miei preferiti. I miei calciatori però hanno ben percepito il significato di questa gara, che ci può dare tante cose. È giusto che Spalletti dica che per loro è una partita fondamentale, io parlo per me. Il Napoli si gioca il tutto per tutto? Non mi voglio soffermare troppo su di loro. Ho già detto quello che dovevo dire, per il resto mi concentro su di noi»
A Tudor viene chiesto se Osimhen è l’attaccante più forte della Serie A.
«No. È uno dei più forti, ma per me il più forte è Vlahovic»
«Il segreto di questo Verona sorprendente? Anche se sembra una cosa scontata, dico la disponibilità dei giocatori a lavorare durante la settimana. Penso che stia tutto lì, se devo essere sincero indico quella»