“Bergamasco pagaci le tasse!” La risposta dei tifosi napoletani: popolo di altra storia, cultura e ironia che la Brianza si sogna
FALLI DA DIETRO – 31° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2021-22
E’ il Napoli delle cose belle.
Le cose brutte sono la solita brutta gente a Bergamo.
Tuona ancora il cannone della belva umana incivile.
Ignorata dal Viminale e da una Federazione allo sbando, tanto da sensibilizzare finanche il sindaco Gori.
“Bergamasco pagaci le tasse!”
La risposta dei tifosi napoletani stigmatizza l’appartenenza a un popolo di altra storia, cultura e ironia che la Brianza si sogna.
Lo dimostra tra l’altro l’elenco delle candidature ai David.
Un trionfo del cinema all’ombra del Vesuvio.
E’ il Napoli delle cose belle.
Fra Cipolla da Certaldo deve fare a meno di tre pilastri e la prepara per bene.
Concede alla Dea il possesso.
Scegliendo di affidarsi al bunker difensivo pur decimato.
Per poi profittare degli spazi lasciati sguarniti dagli orobici.
Jesus giganteggia.
Giganteggia il Barilotto lusitano, che dividerà la palma di migliore in campo con Charlie Brown Lobo.
Non ce n’è un altro come lui. Tecnica, intelligenza, personalità, vigoria fisica.
Poi nel dibattito aperto all’indomani del disastro italiano a Palermo sull’opportunità di dare fiducia ai giovani, ecco sbucare la sorpresa Alessandro Zanoli.
E’ una sua progressione che causa il rigore del vantaggio, e cambia la partita che sembrava affidata alle giocate degli avanti bergamaschi.
Il ragazzo si farà. Anche se ha le spalle strette. Diceva qualcuno.
Lui no, lui è un ragazzone di un metro e novanta pieno di muscoli.
Ma è certo che si farà.
Il raddoppio è un altro gioiello del mister, provato e riprovato a Castelvolturno.
A esaltare la scaltrezza e la tecnica sopraffina dei ragazzi a disposizione.
Roba pregiata. Di quelle viste dai giocolieri brasiliani d’antan.
E’ il Napoli delle cose belle.
La Champions, l’obbiettivo minimo è al sicuro.
Ricordiamocelo se dovessimo malauguratamente risvegliarci dal sogno nelle prossime settimane.
La corsa continua e sarà appassionante.
Il Derby d’Italia lo perde l’Aia.
Un arbitraggio disastroso e un Var anche peggio.
Fa venire i brividi il pensiero che Irrati e Mazzoleni, nonostante la manifesta incapacità, andranno in Qatar a fare guai.
Quando gli ergastolani potrebbero darci una mano, spariscono sempre.
Vincono i Suninter senza mai tirare in porta una volta.
Favoriti da decisioni arbitrali ad mentula canis.
Ignorata la scarpata del Toro sul mento del Macaco.
Ignorato il contatto a due centimetri dentro l’area di Bastoni su Zakaria.
Ed è il risultato peggiore per il Napoli in chiave scudetto.
Perché fa rientrare in corsa i nerazzurri.
Che, a quanto pare, godono di non poche simpatie da parte dei signori sciocchi che governano il fallimentare calcio nazionale.
Intanto a San Siro i Diavoli giocano il posticipo davanti al Capitone e al Patonza. Ecco perché non vanno oltre lo zero a zero contro i ragazzi di Sinisa.
Sognare si può.
Ormai è chiaro che è diventata endemica e dovremo conviverci.
L’eliminazione dell’Italia dai Mondiali, dico.