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Luigi De Laurentiis: «All’inizio a Bari non avevamo nemmeno gli asciugamani per i giocatori»

Intervista al Corriere dello Sport: «Papà mi chiamò alle 7.30 e mi disse “compro il Bari, vuoi seguirlo tu?”. La parte più difficile è stata comprendere la parte tecnico-sportiva del gioco e la parte tecnico-dirigenziale»

Luigi De Laurentiis: «All’inizio a Bari non avevamo nemmeno gli asciugamani per i giocatori»
Latina 03/04/2022 - campionato calcio serie C / Latina-Bari / foto Image Sport nella foto: Luigi De Laurentiis-Antonio Decaro

Intervista di Ivan Zazzaroni a Luigi De Laurentiis presidente del Bari.

A Bari all’inizio non avevamo gli asciugamani, ho dovuto chiamare un albergatore per gli asciugamani ai nostri giocatori

A Napoli mi ero dilettato nel merchandising, marketing, comunicazione digitale. Le maglie, tutto ciò che potesse creare fatturato dal punti di vista creativo

Papà mi chiamò alla 7.30, voglio comprare il Bari, voglio affidarlo a te.

Oggi quando sento l’inno del Bari mi viene la pelle d’oca, il campionato ti strema. Poco sonno la notte.

La difficoltà principale:

comprendere la parte tecnico-sportiva del gioco e la parte tecnico-dirigenziale. Nel tempo mi è diventato più chiaro il gioco del calcio.

Come vivi la sconfitta?

Il primo anno abbiamo perso la finale dei play-off. Il secondo anno di C è stato difficilissimo, abbiamo cambiato l’allenatore, ho dovuto mandare a casa un direttore sportivo.

Il direttore sportivo è stato bravissimo, ha scelto i giocatori perfetti per il modo di giocare del tecnico Magnani.

La parte più importante dello stadio dev’essere l’ospitality che deve essere da Champions League, deve attrarre gli sponsor. Il Comune ci è stato molto vicino con una serie di interventi, tra sediolini, tabelloni, luci.

Più facile vendere il Napoli o il Bari?

È difficile dirlo, il calcio italiano è molto attrattivo, come dimostra la vicenda Milan.

Abbiamo fatto ricorso per avere più tempo per vendere il Bari, per trovare il migliore offerente.

Rimpiango di non avere tempo per il cinema. Il cinema è la mia passione. Faccio questo da tutta la vita, porto il nome di mio nonno.

Mio padre è molto tenero, all’esterno è percepito in maniera diversa. Mio padre è un grande maestro, la lezione sul non perdere l’occasione. Sulla gestione delle risorse umane abbiamo una visione diversa.

A Bari passo circa 9 giorni al mese. Bari è gestita da Dio, è pulita, poco traffico, si sta alla grande, hanno ripulito una città, mi ricorda molto New York con Giuliani. La Puglia sta crescendo molto.

Tra mio padre e Gravina? Penso che i conflitti non portino lontano. Sono due persone molto intelligenti.

Ci sono molte persone che non sanno dove vedere le partite, la Lega Calcio non ha un proprio canale per vendere le partite in tutto il mondo.

Se io vivo in Arkansas e voglio vedere il Palermo, oggi dove poter cliccare e avere l’offerta singola partita, tutte le partite del Palermo, tutte le partite della Serie dove gioca il Palermo.

QUI LA SECONDA PARTE

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