L’ex presidente dell’Inter: “Il Napoli resta la principale rivale dell’Inter. Non so cosa sia successo ieri, ma la Fiorentina ha giocato davvero molto bene”

“Credo che i designers siano lì ma chi sceglie è la società. Alla fine questi fanno la maglia come vuoi tu. La colpa è di chi sceglie cercando di fare qualcosa di nuovo”.
Massimo Moratti non ne fa una questione nostalgica. E’ abbastanza scafato da sapere che per il calcio italiano ha un disperato bisogno di soldi, e che mettere sul mercato magliette sempre nuove fa cassa. Il problema non è il perché. Il problema è il come: non è la maglia sempre diversa, è che è brutta. E la colpa per l’ex presidente dell’Inter del triplete è dei club, che ne parla a Radio anch’io sport, su Radio Uno.
“La fantasia prima la si teneva per la seconda maglia. La prima maglia deve restare tradizionale. La nostalgia dei veri colori viene, ad un certo punto. I ragazzi di oggi adesso 90 minuti di partita non li reggono, poi se gli togli i punti di riferimento… anche le maglie… Il passato serve non per nostalgia, ma per rafforzare l’attrazione e la passione della gente“.
Moratti commenta anche il finale di campionato. Dice che vorrebbe le ultime partite-scudetto in contemporanea, e che “il Napoli è ancora la principale avversaria dell’Inter”: “Sono rimasto sorpreso dalla sconfitta di ieri. Ma la Fiorentina ha giocato davvero molto bene. Spalletti aveva trovato la quadratura del cerchio, con una dorsale di giocatori molto e forte e attorno altri molto buoni. Non so cosa sia successo”.