Si legge sui media argentini. I pm riferiscono di omissioni, di maltrattamenti e di un «oltraggioso ricovero domiciliare»

«Omissioni» e «maltrattamenti» che hanno posto Diego Maradona in una «situazione d’impotenza», che l’hanno abbandonato al suo destino nel quadro di un «oltraggioso ricovero domiciliare». È la pesante accusa dei pubblici ministeri che indagano sulla morte del Pibe De Oro, che come si apprende dai media argentini hanno richiesto – a un anno e mezzo dai tragici avvenimenti – il rinvio a giudizio di otto operatori sanitari, tra cui il medico di famiglia Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov, con l’accusa di omicidio colposo.
Secondo l’accusa, i medici «sono stati i protagonisti di un inaudito internamento domiciliare, del tutto carente e sconsiderato» e hanno messo in atto «una serie di improvvisazioni, cattiva gestione e carenze» che hanno finito col provocare de facto la morte della vittima, avvenuta per insufficienza cardiaca ed edema polmonare.