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“Nel dolore cresce ciò che salva”: Kasia Smutniak nel ritorno di Silvio Soldini col film “3/19”

Su Amazon Prime. Un incidente stradale è l’inizio di un percorso di conoscenza per una quarantenne avvocata d’affari

“Nel dolore cresce ciò che salva”: Kasia Smutniak nel ritorno di Silvio Soldini col film “3/19”
È passato un po’ sotto silenzio il film “3/19”, il ritorno alla regia di Silvio Soldini, che ora dopo un breve passaggio nelle sale si trova su Amazon Prime, con la sceneggiatura dello stesso Soldini e delle due garanzie Doriana Leondeff e Davide Lantieri. Un’avvocata di affari milanese quarantenne Camilla Corti (Kasia Smutniak) vive prigioniera del suo lavoro con un matrimonio alle spalle e con una figlia, Adele (Caterina Forza), di cui non conosce nulla. Questo nascondimento dalla realtà viene interrotto da un banale incidente: Camilla viene investita da due ragazzi extracomunitari che viaggiavano su uno scooter e nello scontro uno dei due perde la vita. Questo spot di realtà la costringe a fare i conti con un passato sempre accantonato – la morte di una sorella – ed inizia una sorta di percorso sotterraneo che la spinge a saperne di più su questo fantomatico Amhed-3/19 (Ibrahim Alabdullah,) che è in realtà un morto senza nome.
Camilla inizia a trascurare il lavoro ed anche ad avere problemi con il suo amante di turno Maurizio (Paolo Mazzarelli). Ma proprio in questa temperie pazza capisce che non è giusto “non pensare alle cose sperando che si risolvano da sole”. Nel tentativo di dare un nome ed una vera sepoltura a 3/19, Camilla incontra anche Bruno (Francesco Colella), direttore dell’Obitorio con cui intreccia anche una relazione occasionale: troppo distanti – sembrano – i due mondi: la lunga marcia del denaro, quello di Camilla; un ruolo pubblico ma sentito, quello di Bruno. Il film continua e vediamo Camilla fare i conti con la sua paura ed il suo passato dolore: ma – “nel dolore cresce ciò che salva” –, dicendo la verità della sua vita, riesce a riprendere un rapporto con sua figlia Adele, vogliosa di libertà come sua sorella defunta, In fondo – “sul mare nubi sottili come pieghe di vele nel vento / tra gli alberi un suono lontano: chiunque abbia voce cantando un motivo arriva al giardino del re” -: ritrovare la propria voce ci porta a trovare persone per camminare assieme.
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