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Bonaccorti: «Ho la prosopagnosia, non riconosco i volti. Una volta, in Fininvest, non riconobbi Confalonieri»

Al CorSera: «In Rai mi tolsero Domenica In perché annunciai in diretta che ero incinta. Oggi in tv si mostrano pure le ecografie…».

Bonaccorti: «Ho la prosopagnosia, non riconosco i volti. Una volta, in Fininvest, non riconobbi Confalonieri»

Il Corriere della Sera intervista Enrica Bonaccorti. Un passato da conduttrice tv e radio, oggi, a 72 anni, scrive romanzi e fa l’opinionista tv.

A 19 anni scriveva testi per Domenico Modugno, come la Lontananza.

«Avevo 19 anni, partii da una frase scritta a 14 sul mio diario. Eravamo in tournée a Cuneo e, dopo lo spettacolo, Mimmo m’insegnava a scrivere canzoni. Mi fece sentire una musica e mi ricordai delle frasi appuntate quando ero stata costretta a lasciare il mio primo amore: papà era poliziotto e, dalla Sardegna, era stato trasferito a Roma. Mimmo impazzì, saltava, diceva: sarà un successo, continua, scrivi quello che ti ricordi. Totò ha fatto il militare a Cuneo, io a Cuneo ho fatto La Lontananza».

La madre le ha sempre contestato la mancanza di ambizione.

«Mia madre ha sempre detto: il problema è che non sei ambiziosa. In effetti non ho mai lottato per le cose: quello che arrivava mi sembrava già troppo».

Le cose che ha avuto sono capitate anche un po’ per caso, come l’approdo in Rai.

«Avevo superato tre provini per essere la protagonista dell’Amadeus di Peter Shaffer al teatro Argentina. Purtroppo, dovevo aprire la camicetta e mostrare il seno. Disperata, mi feci operare per ridurmelo. Dopo sei ore d’intervento, mi sveglio con il braccio come morto e la lingua penzoloni. Dovetti rinunciare all’Argentina. Stavo a casa e, come diceva Eduardo De Filippo, chi ti dice che è una disgrazia? Chiama la Rai: sappiamo che non fa la stagione, vorremmo incontrarla. Era per Italia sera, il nome lo inventai io. Con Mino Damato e Piero Badaloni, serviva una donna, decorativa. Ma prima d’iniziare Badaloni rinuncia e il mio ruolo decorativo si espande».

Ai tempi della Rai ha vissuto in un seminterrato.

«Abitavo in un seminterrato, sulla mia testa passava l’autobus. Ci ho abitato finché sono stata in Rai. Non sono mai stata brava a farmi valere e farmi pagare. Per decenni non ho avuto agente o addetto stampa. Ho sempre lavorato con lo spirito della professoressa che avrei dovuto essere. Mai avuto frequentazioni importanti, non vado nei salotti, anche perché non riconosco le persone: condivido con Brad Pitt la prosopagnosia. A un evento Fininvest chiacchieravo con un signore. Chiedo: di cosa ti occupi adesso? Lui mi fa pat pat sulla spalla: faccio sempre il presidente della Fininvest. Era Fedele Confalonieri».

Poi il passaggio alla Fininvest:

«Passai direttamente dal seminterrato alla villa. Mi diedero una cifra stratosferica, mi corteggiavano da anni. Ma fu perché il caso volle che in Rai mi avevano dato, e tolto prima di iniziare, Domenica In 1987».

Questo perché osò annunciare in diretta che era incinta.

«I dirigenti sapevano che l’avrei detto. I giornali parlarono di uso privato di servizio pubblico. Mentre, oggi, in tv, si mostrano pure le ecografie… La cosa peggiore è che in camerino mi sentii male, poi persi il bambino».

 

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