L’amministratore delegato della Serie A dice che è anche colpa del “pezzotto” se non competiamo con la Premier League
“Ciò che è successo a Parigi con il nuovo contratto di Mbappé non va bene, è il male assoluto“, dice Luigi De Siervo a “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento, mentre nel frattempo va online la conferenza stampa di “presentazione” del suddetto accordo tra il Psg e il giocatore più pagato del pianeta.
“Se nel calcio ci saranno club che continueranno a pagare quelle cifre roboanti – ha detto l’amministratore delegato della Lega Serie A – il sistema resterà sempre insostenibile, guidato solo dalla logica di chi ha più soldi, tanto più per le società possedute da Stati e non da singoli imprenditori”. Per De Siervo è invece il Milan il modello “sano: una crescita ragionata, con investimenti mirati e programmati. Per fortuna nel calcio stanno sempre più entrando dei manager strutturati”.
Poi De Siervo attacca la pirateria, la lotta al “pezzotto” è un suo cavallo di battaglia:
“Dobbiamo fare tutti la nostra parte, solo così la Serie A potrà provare a competere con la Premier League. Quando sentiamo persone che parlano del pezzotto e di modi illegali di vedere le partite, bisogna chiedere loro di smettere. La pirateria sottrae al calcio italiano oltre 300 milioni l’anno, risorse che verrebbero riservate sui nostri club. Deve finire questo triste primato degli italiani che sono sempre più furbi degli altri: in realtà siamo un paese di scrocconi, una cosa inaccettabile dal punto di vista civile”.