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Fuori casa il Napoli vince anche le partite inutili

1-0 a Torino, terzo posto più vicino. Segna Fabian, Insigne sbaglia un rigore. Le assurde critiche alla gestione di Spalletti. Lontano da Napoli, sette punti in più

Fuori casa il Napoli vince anche le partite inutili
Torino 07/05/2022 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Image Sport nella foto: Wilfred Stephane Singo-Lorenzo Insigne

In Coppa Davis, questo Torino-Napoli (finito 0-1 con gol di Fabian) non si sarebbe giocato. O si sarebbe trasformato in un match amichevole al meglio dei tre set. Un’esibizione. Così si faceva a risultato acquisito. Nel campionato di calcio non si può fare. Ma di fatto è stata una partita inutile. Il Napoli è già in Champions, i granata sono nella terra di mezzo. È stato un incontro utile solo per le statistiche. Per il Calcio Napoli che vuole arrivare terzo e per quei tifosi che si divertono a fare paragoni con i punti, i giochini di chi non ha mai praticato uno sport, pur di provare a riabilitare un ex allenatore. Una partita non giudicabile, priva di quella tensione agonistica che è alla base dello sport, che fa la differenza. Sono tutti bravi a giocare quando non c’è la pressione. In questo caso nemmeno così bravi.

Ha vinto il Napoli 1-0, tutto sommato con merito. Fuori casa, questa squadra è inarrestabile. Se le avesse giocate tutte lontano da Fuorigrotta, probabilmente avrebbe vinto il campionato: 33 punti in casa, 40 fuori con dodici vittorie.

Rete di Fabian nel secondo tempo, al 73esimo, pallone perso dal Torino sulla tre quarti (anche grazie alla pressione del Napoli), Fabian avanza in diagonale e segna con un tiro leggermente deviato. Settimo gol in campionato per lo spagnolo. Terzo posto consolidato e in città un bel po’ di persone continuano a processare Spalletti. Una tifoseria allergica ai dati di fatto.

Il gol di Fabian ha evitato l’ennesimo processo a Insigne. Povero Lorenzo. Ha sbagliato un rigore, poi si è divorato un gol solo davanti al portiere con Lozano alla sua destra. Per fortuna – di tutti – è quasi finita, rimangono due partite prima dell’addio. Ovviamente non potrà essere giudicato in base a quest’inutile Torino-Napoli o per i rigori sbagliati (quattro solo in questa stagione). Non è un campione rappresentativo. Limitiamoci a dire che non ci mancherà, neanche un po’, e tanto basta.

Come per tutte le partite inutili, a Torino sono venuti fuori novanta minuti senza senso, per qualcuno persino gradevoli. Giocati a un ritmo che ha provocato qualche scompenso a chi in settimana si è gustato le due semifinali di Champions. Ma il Napoli fisicamente non sta male, ha ragione il preparatore Sinatti intervenuto ieri in conferenza stampa.

Spalletti ha riproposto l’attacco forza quattro con Insigne Mertens Osimhen Lozano ma stringi stringi nel primo tempo l’occasione più pericolosa è stata il colpo di testa alla Pruzzo di Belotti che non è finito in rete solo grazie a Ospina. Belotti è un buon centravanti, le cronache di mercato lo danno in orbita Napoli e i tifosi mugugnano come se fosse Murgita. Grandi parate di Berisha non ce ne sono state nonostante le tante azioni manovrate degli azzurri che si sono dilettati piacevolmente col pallone tra i piedi ma che non sono mai riusciti a piazzare la zampata decisiva. A fine primo tempo il calciatore del Napoli con più tocchi è stato Mario Rui (44), il record negativo di Mertens con 15. Ospina, con 34 tocchi, il terzo azzurro. È il nuovo calcio.

Nella ripresa, il Napoli ha conquistato il rigore con una bella azione: Insigne per Osimhen, tacco per Mertens e rigore. Insigne ha incrociato, ha tirato anche discretamente forte, ma Berisha si è tuffato proprio là e lo ha parato. Poi, Lorenzo se n’è divorato uno modello Del Piero nella finale degli Europei dei 2000. Quindi il gol di Fabian.

A fine partita sono stati 59 i palloni toccati da Ospina, uno in meno rispetto ad Anguissa.

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