A GQ: «I compagni mi prendono in giro perché li ho sempre in ordine. Faccio più gol da quando l’oculista mi ha consigliato di mettere le lenti a contatto»

L’attaccante del Milan, Olivier Giroud, ha rilasciato un’intervista a GQ in cui racconta alcuni dettagli che lo riguardano, in particolare alcune manie e passioni.
“I miei compagni di squadra mi prendono sin giro perché quando gioco ho sempre i capelli in ordine, anche a fine partita. Il segreto è un colpo di spazzola sui capelli bagnati, poi un po’ di cera e dopo, per fissarli, metto la lacca. Qualche volta quando faccio troppi colpi di testa e non rimangono perfetti, ma va bene lo stesso”.
Parla di quanto lo hanno aiutato le lenti a contatto.
“Metto le lenti dal 2011. È una cosa divertente, lo dico oggi per la prima volta davanti alle telecamere. Nella prima stagione con il Montpellier non avevo le lenti. Quando i miei amici e la mia famiglia mi hanno visto in tv mentre strizzavo gli occhi, mi hanno detto che c’era un problema. Quindi nella seconda stagione sono andato dall’oculista, che mi ha chiesto come fosse possibile che facessi gol con gli occhi che avevo… Mi ha consigliato di portare le lenti. È divertente perché nella seconda stagione abbiamo vinto il campionato e sono stato capocannoniere grazie all’oculista“.
Sulle scarpe:
“Sono il mio oggetto di lavoro. Mi piacciono tanto queste scarpe, sono molto belle, leggere e comode. La taglia è 44, ci sono tutti i nomi dei miei figli e anche la bandiera della Francia. Le scarpe da allenamento magari si allargano un po’ troppo, quindi in partita preferisco usarne di nuove”.
“Adoro collezionare orologi. Mi piacciono diverse marche, per me è anche un investimento. La mattina quando mi vesto se non ho l’orologio non mi sento bene, come se mi mancasse un pezzo. Ho bisogno di avere una cosa sul braccio, sono perso quando non ho l’orologio“.
E le macchine sportive:
“Le chiavi della macchina sono sempre con me. Sono un grande appassionato di macchine sportive. Quando ero piccolo mio padre aveva belle macchine. Mi piace tanto anche il rombo del motore. Posso avere la stessa sensazione di quando gioco a calcio, una grande adrenalina. Non vado troppo veloce, ma quando posso provo tanto piacere nel guidare la macchina. Ne ho diverse, ma qui al Milan, visto che abbiamo lo sponsor BMW, guido una bella M8″.
Sulla passione per il pallone:
“Questa è tutta la mia vita, da quando ero piccolo è sempre con me. Dopo la scuola giocavo in casa, contro il muro, contro la porta: ho sempre calciato. Mi ricordo che i miei genitori non erano molto felici, ho fatto qualche casino in casa. Il pallone era sempre con me, ma lo è anche oggi. In casa ho sempre una palla, anche i miei bambini tutte le sere fanno una partita a casa. Dopo l’allenamento devo giocare ancora con loro, è tutta la mia vita”.