Voto contrario alla relazione sugli stipendi e bocciatura anche dei nuovi parametri, in base ai quali Elkann potrebbe arrivare a percepire 19 milioni in un triennio
Il fondo sovrano norvegese Norges, socio di Exor, annuncia che voterà contro la relazione sugli stipendi della holding, nell’assemblea del 24 maggio. Il nodo è lo stipendio di Elkann, scrive Milano Finanza.
“Di fatto, la bocciatura del sesto socio (2,9%) riguarda i 3,2 milioni percepiti da Elkann nel 2021 (-30% sul 2020), che in qualità di ad e presidente è il solo amministratore esecutivo della holding”.
Il voto sui compensi già pagati, chiarisce il quotidiano finanziario, ha solo valore consultivo, ma diverso è il caso di quello sulle politiche retributive da adottare in futuro.
“A tal proposito, Norges si opporrà anche alle modifiche ai parametri di retribuzione per il triennio 2022-24”.
I nuovi criteri di Exor mirano ad agganciare i compensi di Elkann al tasso annuo di crescita composto dal rendimento totale degli azionisti (Tsr) e all’aumento del Nav in rapporto all’indice di riferimento Msci World.
“Nella migliore delle ipotesi (20% Tsr e 10% di sovraperformance rispetto al benchmark) Elkann potrà percepire nell’arco del triennio 19 milioni di euro, 18 dei quali sotto forma di assegnazione gratuita di azioni”