Ieri l’incontro tra la dirigenza del club e il suo agente. Non c’è accordo sulla riduzione dell’ingaggio e neppure sul taglio della clausola
La storia d’amore tra De Ligt e la Juventus sembra essersi rotta sulla questione della riduzione dell’ingaggio e del taglio della clausola. Lo scrive il Corriere dello Sport. L’olandese chiede di essere ceduto. Piace in Premier.
“De Ligt-Juve, è rottura. Niente rinnovo, niente revisione della clausola, nessun avvicinamento tra le parti. L’olandese ha chiesto la cessione e ora Chelsea e Manchester United sono in pole position”.
De Ligt avrebbe dovuto essere uno dei perni della ricostruzione, un punto fermo del futuro insieme a Chiesa, Locatelli e Vlahovic, e invece il progetto è ad un passo dal naufragio. Ieri a Milano c’è stato l’incontro tra i dirigenti della Juventus e l’avvocato Rafaela Pimenta, che cura gli interessi del difensore, ma non si è raggiunto un accordo.
“La voglia da parte della Signora non collimava con le intenzioni di De Ligt. Innanzitutto sulla clausola, che ammonta a 115 milioni. Troppo elevata, secondo l’entourage del giocatore, che l’ha intesa come un freno nei confronti di potenziali opportunità di mercato e che quindi ha chiesto di abbassarla. Un’ipotesi di lavoro era quella di un taglio fino a portarla attorno agli 80 milioni ma non se n’è fatto nulla. Altro capitolo: l’ingaggio. De Ligt è attualmente il più pagato della rosa bianconera, con uno stipendio di 8 milioni più bonus che fanno salire l’ammontare complessivo a 12. Nell’ottica della sostenibilità dei conti e del contenimento dei costi, la Juve avrebbe voluto vorrebbe spalmare il compenso o, in alternativa, ridurre il totale dei bonus. Niente da fare; il riassunto di giornata è la richiesta da parte di De Ligt di essere ceduto”.