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Lotito: «Farò lo stadio della Lazio. Come ho già ricostruito il centro sportivo che tutti ci invidiano»

Sul Corriere dello Sport. Due mesi per studiare il nuovo Stadio delle Aquile e consegnare un progetto al Comune di Roma. A meno di sorprese non sarà il Flaminio

Lotito: «Farò lo stadio della Lazio. Come ho già ricostruito il centro sportivo che tutti ci invidiano»
Roma 10/09/2017 - campionato di calcio serie A / Lazio-Milan / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Due mesi, forse meno, per studiare il nuovo Stadio delle Aquile e consegnare un progetto al Comune di Roma. Così scrive il Corriere dello Sport. Lotito non ha dubbi, è una sentenza:

«Farò lo stadio. Come ho già ricostruito il centro sportivo che tutti ci invidiano».

Lunedì scorso l’incontro in Campidoglio con Gualtieri, che ha riaperto i presupposti per il dialogo dopo i contrasti con la precedente giunta, in particolare con la Raggi. A meno di sorprese, non verrà ricostruito il Flaminio.

Sul tavolo, come risaputo, c’è la possibile ricostruzione del Flaminio, impianto nel cuore del popolo laziale. Significherebbe tornare a casa, creare un nido biancoceleste in pieno centro a Roma, non troppo lontano da Piazza della Libertà, dove nacque il club nel 1900. Le possibilità, bisogna essere onesti, sono ridotte. Lotito le percorrerà e il sindaco Gualtieri anche, nei limiti e nelle possibilità che la legge e la convenzione (rinnovata nel 2020 e in vigore sino al 2049) consentiranno, ma non sarà facile superare certi vincoli che appartengono alla famiglia Nervi.

Le condizioni della Lazio, riportate dal Corsport, sono tre: la capienza di 35-40 mila spettatori, una copertura, un garage multipiano nei paraggi della struttura. Il Flaminio non può essere coperto, non può essere alzato di molti metri: lo stadio che ne verrebbe fuori avrebbe 25mila posti, ma chi costruirebbe uno stadio di Serie A e magari per giocare in Europa con le tribune scoperte e appena 25mila posti? Nessuno.

La Lazio presenterà il progetto entro settembre. Se sarà compatibile o meno con il Flaminio, bisognerà verificarlo, altrimenti verrà portato avanti da Lotito per un’altra area urbana, non ancora identificata, anche se tutti gli elementi portano verso i terreni di sua proprietà sulla Tiberina: nel caso andrebbero superati i vincoli paesaggistici e i problemi idrogeologici che bloccarono il progetto nel 2005.

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