A Repubblica: valigie piene d’olio. «Secondo loro non portava il rispetto che si aspettavano. Lui non è tipo da leccare il culo. Ora invece l’Italia è un bel gruppo»
Thomas Ceccon grande protagonista ai mondiali di nuoto a Budapest. Oro e record mondiale nei 100 dorso, protagonista della staffetta che ha vinto l’oro nella 4×100 misti. Repubblica propone un ampio e interessante approfondimento con un paragrafo dedicato alla triste parentesi del nonnismo della Nazionale di nuoto.
«Thomas è così, nemmeno nei periodi peggiori confidava qualcosa», e il riferimento è agli episodi di nonnismo di cui è stato vittima quando è entrato nella nazionale maggiore. Si parla di valigie zuppe di olio («E toccava a me pulire»), di dentifricio sui vestiti. «C’era un gruppo di atleti che avevano dieci anni in più» ricostruisce il padre, «e facevano scherzi di cattivo gusto. I grandi non hanno accettato né Burdisso né Thomas, forse perché non riservava il rispetto che si aspettavano. Mio figlio non è tipo da leccare il culo. Lui e altri esordienti andavano così con gli atleti stranieri, che li accoglievano sugli spalti, invece di fare il tifo con gli altri azzurri. Non è un caso se oggi lui dice, come ha fatto a Budapest: “L’Italia adesso è un bel gruppo, dove ci si sente uniti, si fa il tifo l’uno per l’altro”. Si fa parte di un gruppo — aggiungo io — dove finalmente lui si sente a suo agio».