La testimonianza dell’ex direttore finanziario della Fifa ha smontato la tesi della Procura e allargato i sospetti sulla manovra dell’attuale presidente
Il processo che doveva essere – e formalmente resta – contro Blatter e Platini si è appena trasformato in un processo “politico” a Infantino. La svolta, temuta dalla Procura svizzera e dalla Fifa è arrivata con la testimonianza di Markus Kattner, l’ex direttore finanziario della Fifa, che davanti al Tribunale penale federale di Bellinzona ha fatto letteralmente a pezzi la testimonianza principale dell’accusa, quella di Olivier Thormann, l’investigatore capo della Procura all’epoca delle indagini contro i due uomini più potenti del calcio mondiale. L’avvocato di Platini ha immediatamente sporto denuncia penale contro Thormann.
Il fulcro di questo processo – spiega la Süddeutsche Zeitung, il giornale tedesco che più di ogni altro ha seguito l’ascesa di Infantino in questi anni – non è più la questione se il flusso di denaro tra l’ex boss della Fifa Blatter e il suo omologo della Uefa Platini fosse legale o meno all’epoca, ma se la BA abbia svolto la sua indagine nel 2015 contro due grandi del calcio mondiale perché perseguiva un obiettivo completamente diverso: eliminare Platini dalla corsa al trono della Fifa lasciando il campo libero a Infantino.
La tesi della SZ è ormai nota, ed è appoggiata da buona parte della stampa internazionale: sarebbe Infantino la “gola profonda” del caso contro Blatter e Platini.
Durante l’udienza Thormann aveva indicato Markus Kattner come l’uomo che aveva portato alla sua attenzione il pagamento ritenuto fraudolento. La corte ha voluto ascoltare lo stesso Kattner, nonostante la resistenza di Fifa e BA. il che è strano, scrive la SZ: non avrebbero dovuto chiamarlo loro stessi a testimoniare per suffragare la loro versione?
E così Kattner ha testimoniato respingendo “in modo rigoroso e credibile” il racconto di Thormann sottolineando di ritenere corretti tutti i pagamenti della Fifa a Platini. D’altra parte, si chiede il giornale, “perché Kattner avrebbe dovuto dovuto autoaccusarsi di frode finanziaria? Quei pagamenti li aveva controllati e approvati lui stesso come direttore finanziario”.
Kattner ha dato alla corte un altro spunto di riflessione: il raid della BA contro la Fifa all’epoca faceva parte di un’indagine penale sugli acquisti di voti relativi ai premi della Coppa del Mondo 2018 (Russia) e 2022 (Qatar). Ma il pagamento di due milioni non aveva assolutamente nulla a che fare con quella storia. Allora perché Kattner, il direttore finanziario della Fifa, avrebbe dovuto aprire quel vaso di Pandora?
Ciò attira l’attenzione sull’approccio investigativo sempre più assurdo della BA, scrive ancora la SZ: secondo la Procura loro non cercavano tangenti per corrompere le persone della Fifa tanto nel loro ambiente privato e professionale, ma all’interno della stessa Fifa, che all’epoca era anche considerata come parte lesa.
“Quindi il capo della Fifa corrompe un deputato della Fifa con i soldi della Fifa e lo mette nero su bianco sui libri della Fifa?”.
Kattner ha dunque smantellato la narrativa di Fifa e BA, conclude la Süddeutsche. “Forse la Procura aveva scommesso su un processo casalingo, al Tribunale penale federale, la sede ufficiale dell’allora capo investigatore Thormann. Ma ora la testimonianza di Kattner fornisce un assist ai due investigatori speciali che stanno attualmente indagando sui rapporti tra Infantino e la stessa Procura svizzera.